La tecnologia C2 Fine D7
Ecco cosa dichiara Epson riguardo al suo nuovo prodotto: "La tecnologia C2 Fine D7, sviluppata da Epson, permette di ottenere immagini precise, con elevato contrasto ed una resa perfetta del nero. Questo è reso possibile dall'allineamento di cristalli liquidi inorganici in posizione verticale anziché orizzontale. In questo modo, l'immagine proiettata è armoniosa e il nero è molto profondo".
La società giapponese, già da qualche anno, tenta di ridurre la distanza che separa la tecnologia tri-LCD da quella DLP. La precedente matrice tri-LCD, la D6, era già riuscita a migliorare molto il tasso di contrasto e la profondità del nero ed era montata, per esempio, sul Mitsubishi HC 5000, che in effetti ha prestazioni più vicine a quelle dei videoproiettori DLP. I tre schermi da 0,7", con risoluzione nativa Full-HD, usati nella matrice D7, riescono a gestire meglio la sorgente luminosa del videoproiettore. In questo modo, i produttori possono utilizzare lampade meno potenti, mantenendo lo stesso livello di luminosità dei videoproiettori di precedente generazione, oppure utilizzare lo stesso tipo di lampade aumentando del 20% la luminosità. I nuovi videoproiettori a matrice D7, quindi, potranno essere installati in stanze più luminose, rispetto a quelle tipiche di un'installazione home-cinema.
La gestione dei colori a 12 bit, contro i 10 bit del D6, ha permesso di migliorare la resa dei colori, le sfumature, la correttezza delle tinte e di gestire 68,7 miliardi di colori. Infine, le sfumature di grigio sono passate da 1024 a 4096.
Ecco quindi i punti salienti della nuova matrice C2 Fine D7: maggiore luminosità, migliore contrasto, neri più profondi, migliore gestione dei colori a 12 bit, riduzione del rumore grazie alle interfacce mini-LVDS.
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