La vita digitale cambia la vita?

Quanto influisce la tecnologia nella vita di tutti i giorni?

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Introduzione

Tempo fa una nota catena di negozi offriva un "amplificatore di memoria" per invogliare i consumatori ad acquistare presso i loro punti vendita. L'oggetto del mistero, alla fine dell'annuncio, si rivelava essere niente meno che un'eccezionale agenda cartacea. Sembrava un fossile, messa in mezzo a portatili, lettori mp3 e smartphone, e di certo l'ironia della scelta era molto efficace.

Tuttavia ci sono anche considerazioni serie che possono essere fatte sul rapporto tra memoria umana e tecnologia. E, tanto per cambiare, lo spunto arriva da Google.

Nel tempo, il più famoso motore di ricerca è diventato uno dei fenomeni sociali più grandi della storia recente, se non il più grande. Ne è prova il fatto che la maggior parte delle persone che lo conosco lo hanno impostato come home page. D'altra parte, se si è diffuso il modo di dire "Se non c'è su Google non esiste", qualche ragione dovrà pur esserci.

Non sorprende, in effetti; alla funzione di ricerca si sono via via aggiunte nuove caratteristiche, un'agenda online, segnalibri portatili e sempre disponibili online (ma a che servono?, c'è Google), documenti condivisibili e aggiornabili in tempo reale, una casella email di dimensioni pantagrueliche, lettore RSS, e chi più ne ha più ne metta (tutte rigorosamente in beta). E magari ci aggiungiamo anche gli avvisi via SMS, nella remota possibilità di non avere accesso, per un momento, ad un PC collegato a internet.

Quindi, se abbiamo accesso gratuito a tutte queste meraviglie, perché dovremmo sforzarci per ricordare qualcosa? L'amplificatore di memoria si tramuta nella memoria stessa, se è sufficientemente versatile.

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