La Web Tax è un danno anche per le startup italiane

Riccardo Donadon, Presidente di Italia Startup, sostiene che la cosiddetta Web Tax potrebbe trasformarsi in un clamoroso autogol per il nostro Paese. Si rischia di allontanare molte aziende straniere che forniscono strumenti e metodi per implementare nuovi progetti.

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a cura di Dario D'Elia

La Web Tax rischia di danneggiare seriamente le startup italiane, poiché potrebbe allontanare le aziende straniere che oggi forniscono strumenti di sviluppo. "La cosiddetta Web Tax rischia di essere un clamoroso autogol per il nostro Paese", sostiene Riccardo Donadon, Presidente di Italia Startup. "Come associazione che rappresenta l'ecosistema delle piccole e giovani imprese innovative, non possiamo che osteggiare una manovra che di fatto rischia di tagliare fuori l'Italia dal resto del mondo digitale".

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E dire che basterebbe attendere l'esito del lavoro della task force europea che si sta occupando del problema dell'elusione fiscale dei colossi statunitensi. "Muoversi come singolo stato membro in modo anticipato e distonico rispetto alle future decisioni europee, ci può penalizzare molto", prosegue Donadon. "Rischiando di allontanare dal nostro Paese molte aziende che forniscono agli startupper, e più genericamente a tutte le aziende che hanno capito quanto importante sia innovare, strumenti e metodi per implementare le loro idee".

Incomprensibile quindi il rischio di veder "distogliere investimenti internazionali importanti, proprio ora che il Governo ha appena promosso il programma Destinazione Italia, mirato ad attrarre sia risorse umane che risorse economiche dall'estero".

Italia Startup è un'Associazione no profit che rappresenta l'ecosistema delle startup italiane, allargato a tutti i soggetti, privati e pubblici.