L'Agenda Digitale salverà l'Italia e gli italiani

Il ministro dell'Istruzione Francesco Profumo sostiene che la rivoluzione digitale ricorda quella industriale del boom economico degli anni Cinquanta. Cambierà tutto grazie ai 2 miliardi di investimenti programmati.

Avatar di Dario D'Elia

a cura di Dario D'Elia

Il ministro dell'Istruzione, Francesco Profumo, ha finalmente fatto chiarezza sull'Agenda Digitale: in un'intervista rilasciata a La Repubblica ha spiegato di cosa realmente si tratta. "Una rivoluzione digitale che per certi aspetti ricorda quella industriale del boom economico degli anni Cinquanta", sostiene Profumo. "La digitalizzazione infrastrutturale, come avvenne negli anni '50 con l'automobile, cambierà le abitudini degli italiani. E riguarderà tutto: e-commerce, e-government, e-democracy, e-partecipation".

Insomma dobbiamo immaginare libri scolastici e-book per un anno al costo di 35 euro, invece che 350, acquisto di beni per la PA tramite aste online, bandi di appalti pubblici via Internet. Insomma una "wiki-crazia, ovvero all'interazione continua via Rete fra amministrazione e cittadino". Che fra le altre cose dovrebbe consentire risparmi per le casse dello Stato dell'ordine del 15/20%.

Save

"Il Governo ha stanziato per attività di ricerca industriale nel Sud 620 milioni con l'avvio di progetti a partire da questo mese", ha ricordato il Ministro. " Per il Centro-Nord dal prossimo settembre saranno disponibili 400 milioni di euro per finanziare i cosiddetti progetti cluster, ovvero quelli realizzati da poli misti università, enti di ricerca e aziende piccole, medie e grandi. Da luglio per il progetto città-intelligenti, pioveranno sulle regioni della convergenza (Puglia, Calabria, Campania e Sicilia) 300 milioni di euro. Da settembre, 700 milioni andranno al Centro-Nord".

Due miliardi di euro puntati sullo sviluppo digitale che sembrano una ventata di aria fresca rispetto agli ultimi 20 anni. "Finanzieremo i cosiddetti progetti smart cities and communities destinati a migliorare il traffico con la mobilità intelligente. Ad agevolare la scuola con sistemi educativi su supporto digitale, a gestire la sanità via web con cartelle sanitarie elettroniche, a ridurre i tempi dei processi penali e civili digitalizzando la burocrazia giudiziaria, a investire nel turismo con promozioni in 3D e virtuali", ha continuato Profumo. "E, infine, a gestire l'energia riducendo al massimo l'impatto ambientale".

"L'Agenda digitale è un progetto possibile perché non è a capital intensive, ma a capitale ridotto".

E per i tempi l'Europa incalza: entro il 2013 tutti i cittadini dovranno godere della banda larga ed entro il 2020 di quella ultra-larga. Il Governo Monti riuscirà a far compiere al paese il "grande balzo"?