"Le Guide del Tramonto", Arthur C. Clarke salvaci tu

Le Guide del Tramonto è uno dei libri di Arthur C. Clarke meno conosciuti ma anche più affascinanti, grazie a una storia che ci porterà a riflettere sul nostro destino come specie, attraverso il velo di una malinconia crepuscolare e infinita come l'universo che abitiamo.

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a cura di Alessandro Crea

Pubblicato nel 1953 col titolo di Childhood's End, Le Guide del Tramonto è un avvincente romanzo di fantascienza in cui il grande Arthur C. Clarke si interroga e ci interroga sul destino dell'umanità, attraverso la sua solita nota metafisica, qui particolarmente intensa e struggente. Al centro del libro infatti c'è l'arrivo sulla Terra di misteriose creature, forse con un progetto più alto per l'umanità che non la mera sopravvivenza.

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I Superni - come saranno chiamati dagli uomini - non sembrano avere intenti bellicosi, limitandosi a utilizzare la loro straordinaria superiorità tecnologica per imporre la pace mondiale, quella pace che noi come specie, tristemente, non sembriamo in grado di darci da soli.

"Per sei giorni le immense astronavi, silenziose e immobili, restarono sospese sulle metropoli della Terra. Poi vennero gli ordini, e ai terrestri non restò che obbedire. Ma per anni e anni nessuno poté vederli, gli Esseri venuti con le astronavi. Nessuno poté sapere chi erano. Per quale misteriosa ragione Essi non volevano essere conosciuti?"

In questa lunga Età dell'Oro che segue alla loro venuta, i Superni decidono però di non rivelarsi mai agli esseri umani e gli impongono anche di abbandonare viaggi ed esplorazioni spaziali. Solo l'inquieto protagonista, l'astrofisico Jan Rodricks, continuerà a chiedersi cosa ci sia oltre il cerchio del nostro orizzonte terrestre, cercando un modo per aggirare il divieto. Un modo che infine, in un crescendo di tensione e stupore, trascinerà protagonista e lettori in scenari sempre più vasti, alla scoperta di un inizio che sarà anche la nostra fine.

La peculiarità principale del romanzo consiste proprio nella durata temporale dell'intreccio, che oltrepassa quella dell'esistenza dei singoli personaggi umani, un po' come accade in Cronache Marziane di Bradbury, col quale questo libro condivide anche l'afflato malinconico.

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La rete di misteri che spinge la storia lungo le decadi narrative serve anche a Clarke per avvincere il lettore, costantemente stimolato dal susseguirsi di domande, risposte e nuovi interrogativi, fino alla sorprendente conclusione. La struttura del romanzo è organizzata in episodi, con personaggi ed eventi che si susseguono nel corso di un secolo.

Proprio i personaggi, secondo alcuni, sono uno dei punti deboli non solo del libro specifico ma di tutto il lavoro di Clarke, accusato spesso di non essere in grado di approfondire i caratteri e le emozioni, prediligendo una narrazione fredda e distaccata, più interessata alle implicazioni tecnologiche che umane.

Questo in realtà non è vero in assoluto, visto che nell'intera narrazione fantascientifica dello scrittore l'avventura della razza umana fra i misteriosi fondali dell'universo, l'enigma del nostro destino fra gli astri, costituisce sempre il fulcro vivo della riflessione. In particolare poi in "Le Guide del Tramonto" Clarke lascia da parte la scienza, fornendoci ben poche spiegazioni riguardo alla tecnologia dei Superni, e si concentra invece proprio sui personaggi, sui loro sentimenti e sulle profonde implicazioni, morali e filosofiche, delle scelte che dovranno compiere.

"Le Guide del Tramonto" è un grande classico che non può mancare nella biblioteca di qualsiasi appassionato di Fantascienza e tra l'altro la premessa del libro si sta svelando in questi giorni tristemente attuale. Dobbiamo purtroppo constatare però che l'umanità, a differenza di quella descritta nel libro, difficilmente potrà contare su un intervento esterno per scongiurare un'estinzione atomica.