Lega Calcio: campagna di sensibilizzazione contro la pirateria #stopiracy

La Lega Calcio punta sulla sensibilizzazione del problema pirateria: negli stadi saranno affissi striscioni #nopiracy

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a cura di Dario D'Elia

La Lega Calcio ha deciso di correre ai ripari contro la pirateria puntando anche su una campagna di sensibilizzazione che a partire dal 24 agosto si manifesterà in tutti gli stadi con striscioni con l'hashtag #stopiracy. Ovviamente proseguirà per tutta la stagione l'azione di contrasto informatico che in collaborazione con la Guardia di Finanza ha consentito di svelare anche il caso Pezzotto.

Ad oggi si stima che l’incidenza della pirateria audiovisiva tra gli adulti in Italia superi il 60%. "Le azioni che la Lega Serie A si prefigge di portare avanti per contrastare il fenomeno della pirateria e, in particolare, contro le IPTV, sono tante: dalla velocizzazione dei tempi di blocco delle IPTV da parte degli ISP e Hosting all’avvio di una campagna di sensibilizzazione sul tema diretta ai tifosi e cittadini, passando attraverso una richiesta alle autorità di prevedere pene più severe a chi arreca un danno non solo alla nostra industria, ma all’intera economia italiana", ha sottolineato la Lega Calcio.

"Sul fronte internazionale la Lega Serie A è impegnata attivamente, insieme alle più importanti Federazioni internazionali e ai maggiori campionati europei, nella battaglia contro beoutQ, piattaforma illegale che pirata contenuti sportivi e di intrattenimento".

Come ha ribadito Gaetano Miccichè, Presidente Lega Serie A, "dobbiamo difendere il calcio da questo attacco criminale e far capire a chi utilizza i decoder illegali che sta compiendo un reato vero e proprio". Il problema è notoriamente globale e danneggia il calcio a tutti i livelli, ma l'invito del dirigente è a fare sistema, quindi non solo detentori dei diritti ma anche Governo e Telco.

"La pirateria è un fenomeno criminoso, messo in atto da persone che non si rendono conto di quanto sia grave quello che stanno facendo, continuando così finiranno per distruggere l’industria della creazione dei contenuti ovvero il cinema, la TV, la carta stampata, ma anche e soprattutto il calcio, prodotto premium per antonomasia", ha commentato Luigi De Siervo, Amministratore Delegato Lega Serie A.

"Solo in Italia il danno stimato è di oltre un miliardo di euro all’anno, con 6.000 posti di lavoro a rischio. Ma evidentemente il problema non riguarda solo il nostro Paese, stiamo infatti combattendo una battaglia durissima, insieme alla FIFA, alla UEFA e ai maggiori Campionati europei, contro la piattaforma araba beoutQ e tutte le IPTV pirata. Voglio e devo restare ottimista per cui mi auguro, con la collaborazione di tutti, che riusciremo a ridurre il fenomeno della pirateria salvando il nostro calcio".

Da ricordare che proprio a luglio l'ultima indagine di Ispos per FAPAV ha confermato un aumento della pirateria relativa agli eventi sportivi live, sia in termini di incidenza (dal 7% del 2017 al 9% del 2018) sia in termini di atti (dai circa 15 milioni del 2017 agli oltre 22 milioni del 2018: +52%).

"Lo sport live più seguito attraverso modalità non ufficiali è il calcio (2 pirati su 3), al secondo posto la Formula 1, seguita dal MotoGP. Il forte aumento degli atti di pirateria di eventi sportivi live (+52%) rende questo tipo di contenuto quello che ha visto il maggiore incremento in questi tre anni di ricerche", ha concluso FAPAV.