L'Europa sbatte fuori i lobbisti di Amazon perché tacciono sulle condizioni di lavoro

La decisione dell'Europa di bandire i lobbisti di Amazon è legata alle preoccupazioni sulle condizioni di lavoro nei suoi centri di distribuzione.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Amazon è stata bandita dal Parlamento europeo, diventando la seconda azienda a subire questa restrizione. La decisione è stata presa a seguito del rifiuto di Amazon di partecipare a un'audizione sulle condizioni di lavoro nei suoi centri di distribuzione. Il divieto implica che i 14 lobbisti di Amazon non potranno più entrare nel Parlamento europeo senza un invito.

La decisione del Parlamento europeo è stata una risposta al rifiuto di Amazon di partecipare a un'audizione sulla situazione dei lavoratori nei suoi centri di distribuzione, suscitando preoccupazioni sull'atteggiamento dell'azienda verso le istituzioni europee. Il divieto è arrivato in un momento in cui le preoccupazioni sulle condizioni di lavoro nei centri di distribuzione di Amazon sono in aumento in Europa, con multe e proteste dei lavoratori in diversi paesi.

Che cos’è un lobbysta?

Un "lobbyista" è una persona o un gruppo che si impegna attivamente per influenzare le decisioni politiche o legislative a favore di un particolare interesse o gruppo di interessi. I lobbyisti più influente lavorano per aziende private e agiscono internamente o vicino alle sedi governative. Eseguono il loro compito incontrando politici, funzionari governativi, e altri portatori di interesse per persuaderli ad adottare politiche favorevoli ai loro clienti o alle loro cause. L’attività di lobbying è regolamentata in Europa, con limiti alle possibili azioni e all’ammontare delle donazioni. 

Amazon ha risposto alla decisione del Parlamento europeo definendo l'audizione di gennaio "unilaterale e non destinata a favorire un dibattito costruttivo". Tuttavia, il Parlamento europeo ritiene che Amazon non rispetti l'istituzione e i suoi membri.

Il divieto è stato motivato anche dal fatto che Amazon ha continuato a rifiutare inviti del Parlamento europeo a partecipare ad audizioni sulle condizioni di lavoro nei suoi centri di distribuzione. Nonostante le proteste dell'azienda, il Parlamento ha deciso di mantenere il divieto fino a quando Amazon non dimostrerà un impegno genuino a collaborare.

Il divieto rappresenta un segnale politico importante e, come in altre occasioni, lo si può leggere come un tentativo dell’Unione di mostrarsi forte di fronte al potere delle società private - in particolare i colossi statunitensi. 

L'Europa sta inviando un messaggio alle grandi aziende tech: devono rispettare le istituzioni europee e le leggi che regolano il lavoro. Il divieto a Amazon potrebbe essere solo l'inizio di una maggiore vigilanza nei confronti delle grandi aziende tecnologiche che operano nel continente.