L'Irlanda sfratta Apple: basta elusione fiscale in Europa

Il paradiso dell'elusione fiscale, l'Irlanda, chiude i battenti.

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a cura di Dario D'Elia

Il Governo irlandese sta pensando di eliminare ogni privilegio fiscale concesso alle società "apolidi" come ad esempio Apple. Il Ministro delle Finanza Michael Noonan ieri ha spiegato che l'imposta sul reddito delle società, oggi al 12,5%, non sarà alterata ma allo stesso tempo vi saranno novità sul fronte della lotta all'elusione fiscale.

"Lasciatemi essere chiaro. L'Irlanda vuole far parte della soluzione di questa sfida fiscale globale, non certo essere parte del problema", ha commentato il Ministro. Ecco il motivo per cui nel Budget 2014 alla voce "strategia fiscale internazionale" si parla di un riforma. Nelle prossime settimane sarà presentata una legge finanziaria che non consentirà più alle imprese straniere di dichiararsi apolidi per ottenere vantaggi fiscali.

Quartier Generale Apple a Cork

Com'è risaputo molti colossi IT statunitensi, e non solo, mettono sede a Dublino o Cork per pagare il più basso livello di tasse europee. Pare che a convincere gli irlandesi alla svolta sia stata proprio Washington. Apple è stata recentemente scagionata dalle accuse di evasione fiscale oltreoceano, ma è pur vero che le sue pratiche di elusione le hanno consentito di eludere imposte su 44 miliardi di dollari di profitti. La Sottocommisione permanente d'inchiesta del Senato americano ha svelato i segreti di un meccanismo che ha a che vedere con incroci legislativi tra Stati Uniti e Irlanda.

Le divisioni Apple di Europa, Medio Oriente, India, Africa e Asia hanno sede a Cork ma sono considerate dall'Irlanda controllate e gestite da Cupertino, quindi non tassabili localmente. Negli Stati Uniti, finché i capitali generati oltreconfine rimangono fuori sono considerati off-limits per il Fisco. Il giochino è a dir poco perfetto e totalmente legale.

Però le nuove regole irlandesi, che potrebbero entrare in vigore da gennaio 2015, potrebbe far cambiare tutto.