L'open source ha bisogno di Google e Yahoo

Eben Moglen, presidente del Software Freedom Law Center, richiede più partecipazione ai due colossi del web

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a cura di Manolo De Agostini

Google e Yahoo non hanno mai fatto mistero di avere una certa predilezione per l'open source, tanto che usano tale piattaforma per sviluppare i servizi che tanto stanno dando in termini di praticità alla vita dell'utente. Essendo servizi e non software liberi, Google e Yahoo non sono tenute a pubblicare il codice di quanto creato a favore della comunità open source.

Per questo motivo il presidente del Software Freedom Law Center, Eben Moglen, ha affermato che si aspetta quantomeno un maggior contributo da parte dei due collossi verso il mondo del software libero: "hanno il dovere morale verso la comunità di rilasciare le modifiche non critiche per il loro mercato", afferma Moglen "tuttavia vedremo più avanti se sarà necessario intervenire per assicurare maggiore collaborazione con la comunità".

Moglen chiede cortesemente la partecipazione dei due colossi, ma lascia intendere che una futura estensione del modello GPL - General Public License - potrebbe riguardare anche i servizi e non solo il software.

Apprese queste parole, Google ha rilasciato una dichiarazione in cui riporta come da circa due mesi il suo sforzo verso la comunità è aumentato, in seguito a un accordo soddisfacente con la FSF (Free Software Foundation).

L'open chiama: "ti abbiamo dato tanto, ora dacci tu qualcosa". Google risponderà con più frequenza?