LulzSec e Anonymous sfidano il mondo a colpi di hack

I due gruppi hacker danno il via all'operazione congiunta Anti-Security. L'obiettivo è rubare informazioni governative classificate e pubblicarle in Rete. C'è già stato il primo attacco, ma senza conseguenze.

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a cura di Manolo De Agostini

LulzSec e Anonymous uniti nuova operazione di hacking su scala mondiale, chiamata Operation Anti-Security. L'obiettivo è di sottrarre e pubblicare informazioni classificate ai governi di tutto il mondo, attaccando i siti delle diverse agenzie. I due gruppi mettono da parte le differenze che li caratterizzano per uno scopo comune. Gli Anonymous attaccano solitamente secondo precisi principi, mentre i LulzSec solo per divertimento. L'operazione Anti-Sec mette tutti d'accordo.

"Insieme possiamo difenderci in modo che la nostra privacy non sia invasa da avidi approfittatori. Il vostro cappello può essere bianco, grigio o nero, la pelle e la razza non sono importanti. Se siete a conoscenza di forme di corruzione, fatecelo sapere, in nome dell'Anti-Security. La priorità è rubare qualsiasi informazione governativa classificata, tra cui e-mail e documentazione. I bersagli principali sono le banche e altri istituti di alto profilo. Se cercano di fermare i nostri progressi, cancelleremo il censore con cannonate unte di sangue di lucertola".

Il primo obiettivo di questi attacchi è stata la Serious Organised Crime Agency (SOCA, soca.gov.uk), un'agenzia di polizia britannica, ma fortunatamente non sono stati rubati dati sensibili. "Abbiamo deciso di mettere il sito offline per limitare l'impatto di un attacco DDos su altri client ospitati dal nostro service provider. Il sito web della SOCA è una fonte d'informazioni per il pubblico, ed è ospitato da un provider esterno. Non è collegato al nostro materiale operativo o ai dati che conserviamo".

Nel frattempo, dopo un periodo di relativa tranquillità, Sony sembrerebbe essere stata nuovamente bucata. Due hacker, il libanese Idahc e il francese Auth3ntiq, hanno pubblicato una lista di email, ottenuta in seguito a un attacco al sito di Sony Pictures Francia.

I due hanno sottratto 177.172 email, ma ne hanno pubblicate solo 70 sul sito Pastebin. Gli hacker hanno già fatto sapere che non le diffonderanno tutte. Jim Kennedy, vicepresidente esecutivo delle comunicazioni di Sony Pictures, ha dichiarato che l'azienda sta indagando sull'accaduto. L'attacco è stato portato a termine con la tecnica dell'SQL Injection, lo stesso metodo già usato per attaccare con successo SonyPictures.com, Sony Pictures Russia, Sony Ericsson e Sony Music Entertainment.