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a cura di Elena Re Garbagnati

rubrica bimbi

Chi come me inizia ad avere i capelli bianchi, da bambino probabilmente si sarà sentito dire più volte: "se non fai il bravo arriva il lupo nero e ti mangia". Forse è anche per questo che molti sono cresciuti con l'idea che il lupo sia un animale cattivo, da combattere. Se poi ci aggiungiamo alcune politiche territoriali che spesso tendono a sterminare questa razza invece che cercare la via per la convivenza ecco che la frittata è fatta: sulle Alpi italiane erano rimasti pochi lupi, tanto che è stato necessario tutelarli come specie protetta che ne ha favorito la ripopolazione. E fin da subito qualcuno ha pensato di riaprire la caccia al lupo.

Più che di cattiveria io parlerei di ignoranza, intesa come mancanza di cultura, ed è per questo che ho apprezzato il libro di Giuseppe Festa "Lupinella. La vita di una lupa nei boschi delle Alpi", indirizzato ai piccoli dai sette anni in su. Crescendo con una cultura informata sulla vita dei lupi, sulle loro abitudini e le loro necessità, diventa automaticamente più facile capirne certi comportamenti e prendere provvedimenti per evitare danni all'uomo, senza dover uccidere un animale.

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"Tutto ciò che non si conosce si teme, e tutto ciò che si teme lo si vuole distruggere. Sono sicura che anche tu, se cercherai di com­prendere a fondo la natura, la amerai quanto la amo io"

In questo Lupinella è fatto molto bene: in pratica narra "in prima persona" la storia di una lupacchiotta dalla sua nascita a quando ha due anni: che cosa vede, sente, che cosa la spaventa, che cosa fa e perché.  Una storia appassionante, che fa capire ai piccoli lettori la vita dei lupi e, intrinsecamente, la grande importanza che questi animali hanno per l'ecosistema montano.

Ad ogni tappa della vita di questa cucciola una "lupologa" spiega in un box sintetico quello che sta accadendo e perché, di modo che il bambino abbia chiaro il motivo di certi comportamenti e il fatto che la storia di Lupinella non è l'eccezione, ma vale per tutti i cuccioli della sua razza e i componenti del suo branco.

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Dietro al libro c'è tutta la competenza di Giuseppe Festa, educatore ambientale laureato in Scienze Naturali, autore di diversi reportage sulla natura trasmessi dalla Rai, del Muse di Trento che ha avuto quest'ottima idea e dal supervisore Francesco Marucco del progetto europeo Life Wolfapls, tra i massimi esperti italiani di lupi. Le illustrazioni raffinate e calde sono invece opera dell'abile Mariachiara Di Giorgio, che dal 2012 illustra libri per l'infanzia tradotti in molti paesi del mondo.

Senza polemiche, senza chiamare in causa le credenze popolari, con estrema naturalezza e delicatezza, gli autori portano i bambini a capire come stanno davvero le cose, ad avere un approccio scientifico e senza pregiudizi sui lupi, che possono convivere con l'uomo prendendo le dovute precauzioni.

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Ottimi poi i giochi proposti nelle ultime pagine del libro, con giochi e attività da fare nella natura, per conoscerla ed esplorala con la famiglia, con i compagni di classe o con gli amici: occasioni da cogliere per avvicinarsi alla natura e amarla così com'è, perché non c'è bisogno di stravolgere qualcosa che ha un equilibrio secolare impeccabile.


Tom's Consiglia

Un'altra idea per avvicinare i bambini agli animali è La mia vita tra i gorilla di Vichi De Marchi, il racconto dei 18 anni vissuti da Dian Fossey tra Ruanda, Uganda e Congo.