Il corpo leggero ma robusto della C-8080 dà una buona impressione. L'apparecchio si maneggai con piacere e offre un buon comfort complessivo anche per usi prolungati. Questo è dovuto in parte alla superficie ruvida nera che conferisce un convincente look professionale. Anche se è un concetto che va a gusti, dobbiamo ammettere che non è molto elegante. Il grosso obbiettivo rovina un po' l'aspetto complessivo e la fa sembrare un po' sbilenca. La compattezza non è certo un punto forte, anche se non è esattamente un oggetto ingombrante.
Francamente parlando, dobbiamo riconosere che il sistema di navigazione è un fallimento. Operare con i vari bottoni (il joypad sul retro o un tasto qualsiasi) e il dial è enigmatico, anche se sullo schermo un'icona ci dice cosa premere. La regolazione del bilanciamento del bianco è un vero e proprio incubo. Naturalmente il feeling migliora con la pratica, ma rimane il fatto che la C-8080 è scomoda e sconcertante.
Dal punto di vista dell'"attitudine, Olympus ha fatto una strana scelta. La C-8080 è senza dubbi una bridge, ma opera tipo una compatta digitale. Lo zoom si usa con due bottoni sul retro (usando i pollici), allo stesso modo il fuoco manuale. Quindi scoprirete che non potrete usare zoomare e mettere a fuoco contemporaneamente. Questo è quanto accade nella maggior parte delle fotocamere compatte, ma ci chiediamo per quale motivo Olympus non ha messo la classica ghiera di controllo direttamente sull'obbiettivo. Un vero mistero.
Un'ultima parola sullo schermo LCD sul retro, rimovibile e ruotabile di 70°. Perché no? Il sistema di Canon è migliore, con il display che può ruotare in tutte le direzioni, ma sinceramente la soluzione di Olympus è meglio che niente.
Con un po' di pratica la C-8080 diventa facile da usare, e quando vedrete le impressionanti foto che produce, non capirete a vostra volta le scelte ergonomiche del produttore. Non pretendiamo di avere la verità in tasca, ad alcuni potrebbe piacere così com'è, ad altri meno... Non vi resta che provarla!