Mario Monti: il nuovo Presidente AGCOM sarà Cardani

Mario Monti ha scelto come presidente AGCOM il professor Angelo Marcello Cardani. Curriculum inattaccabile: è un esperto in economia che punterà su mercato e libera concorrenza. Ecco la risposta del Governo alla spartizione delle poltrone del Garante.

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a cura di Dario D'Elia

Il Governo ha designato Angelo Marcello Cardani come nuovo Presidente dell’Autorità per le Garanzie nelle comunicazioni. Manca ancora la ratifica delle Commissioni Trasporti di Camera e Senato e l'investitura di Napolitano, ma si tratta di formalità. Ecco quindi la risposta di Mario Monti alla spartizione delle poltrone AGCOM che è andata in scena la settimana scorsa.

Cardani è uno stimato professore di Economia Politica (classe 1949) che ha collaborato a lungo con Monti a Bruxelles. Il curriculum è di altissimo profilo: bocconiano, Master in Economia alla London School of Economics and Political Science, Professore associato di Economia politica e Direttore del Biemf (Bachelor degree in International Economics, Management and Finance), direttore generale dell'International Management Institute of St.Petersburg (Imisp), docente di Economia politica alla Sda Bocconi, etc.

Cardani

Insomma, il nuovo presidente AGCOM è un tecnico che merita massima fiducia. Ovviamente non piacerà a chi ha paura di scelte a favore della concorrenza e del libero mercato. Da ricordare infatti che Cardani ha fatto parte del team di Monti che ha multato Microsoft per abuso di posizione dominante. L'unico elemento di criticità è dovuto al metodo adottato dal Presidente del Consiglio: non è stato avviato alcun procedimento comparativo di valutazione. Ha scelto Cardani e lasciato perdere i curricula degli altri candidati.

A onor del vero se da una parte sarebbe stata apprezzata una dinamica più trasparente non bisogna dimenticare alcuni dettagli. Il primo è che Monti ha operato pur sempre nel rispetto della legge. Il secondo è che la valutazione in pubblico di alcuni nomi avrebbe consentito alla politica e alla stampa di attivare il classico fuoco di fila e ovviamente la cosiddetta "macchina del fango" per eliminare i più pericolosi.

Diciamo che almeno questa volta sarebbe giusto concentrarsi sul risultato. Cardani appare degno e all'altezza dell'incarico. Di certo per il nostro paese è un buon inizio. Inutile fare i sofisticati quando a lungo abbiamo dovuto buttar giù bocconi surgelati e stantii.