Microsoft: casa domotica grazie ai campi magnetici

Microsoft ha spiegato un metodo che permette di sfruttare le superfici di casa per controllare varie funzioni, come l'intensità della luce. Si basa sui campi magnetici, un sensore e un software di controllo.

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a cura di Manolo De Agostini

Usare qualsiasi superficie della casa come pannello di controllo per giocare o fare altre operazioni. È questo uno dei tanti progetti di Microsoft Research che un giorno potrebbe diventare realtà, un tassello per qualcosa di più grande o semplicemente finire nel dimenticatoio.

Il concetto di fondo è abbastanza semplice. Ogni casa è immersa in un campo elettromagnetico creato dagli apparecchi elettronici interni e dai cavi elettrici che si trovano nelle vicinanze. La tecnologia sviluppata da Microsoft si basa su un sensore (indossabile sul collo o al polso), la capacità di riconoscere dei gesti a contatto con le superfici e la posizione della persona in relazione al campo magnetico. Il tutto è coadiuvato da un software capace di registrare un migliaio di frequenze differenti captate dal sensore.

In un primo esperimento, il software è stato in grado di riconoscere l'insieme di frequenze associate a specifiche azioni, come appoggiare una mano su un particolare muro. Secondo i ricercatori in futuro sarà possibile connettere il software agli elettrodomestici, in modo che la persona che indossa il sensore - integrabile anche all'interno di un telefono cellulare - potrà usare i gesti per regolare l'illuminazione o il termostato.

Una tecnologia di questo genere potrebbe essere abbinata anche a una console da gioco: a differenza del Kinect, che rileva i movimenti del corpo, il nuovo sistema non richiede ai giocatori di stare davanti a una webcam, e quindi potrebbe essere possibile giocare in diverse parti della stanza (la comodità è tutta da verificare, NdR).

La tecnologia potrebbe trovare applicazioni anche all'esterno della casa, poiché le radiazioni elettromagnetiche dalle linee elettriche generano tensioni rilevabili dal sensore. Ad esempio, il sistema potrebbe essere usato per inviare un SMS con gli orari di arrivo degli autobus a ogni utente che ha toccato una determinata parte di una fermata.

Microsoft non ha ancora deciso se brevettare il sistema e, come dichiarato dal capo del progetto Desney Tan, l'azienda sta pensando di rendere la tecnologia disponibile come soluzione open-source. Secondo Tan, le tecniche applicate sono così semplici che anche un dilettante potrebbe realizzare un sistema simile.

Al momento non si hanno specifiche dettagliate sul funzionamento, e anche il campo applicativo presentato è abbastanza generale, forse troppo, per poter immaginare delle specifiche applicazioni. È certo che un tale sistema, considerando le innumerevoli variabili, richiederà una profonda implementazione all'interno dell'ambiente domestico.

Non è però da dare per scontato che l'uso di campi magnetici creati ad hoc possano diventare, assieme alle soluzioni ottiche (Kinect, Move, Wii), un supplemento o un'alternativa agli attuali sistemi di riconoscimento spaziale, aumentandone la precisione.