Microsoft non paga la storica multa dell'Antitrust UE

Microsoft a maggio tenterà presso la Corte di Giustizia dell'Unione Europea di far annullare la sanzione antitrust di 899 milioni di euro. Secondo i legali nel 2008 sarebbero stati commessi una serie di gravi errori di valutazione.

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a cura di Dario D'Elia

Il 24 maggio Microsoft cercherà presso la Corte di Giustizia dell'Unione Europea di far annullare o ridurre la storica sanzione antitrust di 899 milioni di euro. Com'è risaputo nel 2008 la Commissione Europea aveva riconosciuto il colosso statunitense recidivo nell'abuso di posizione dominante. L'anno prima infatti di fronte alla multa di 497 milioni di euro per violazione delle norme antitrust, Microsoft aveva deciso di far finta di nulla.

Microsoft non concilia, ho sentito bene?

A distanza di tre anni dalla sentenza shock, che per altro ha visto crescere la sanzione complessiva a 1,68 miliardi di euro per mora, Microsoft sembra volere giocare la carta del vizio processuale. Secondo i suoi legali la Commissione Europea avrebbe commesso una serie di errori di valutazione.

In pratica Microsoft avrebbe dovuto applicare condizioni di prezzo ragionevoli ma queste non sono state suggerite dalla Commissione. La Corte avrebbe sbagliato totalmente le stime sulle tariffe da applicare. La richiesta di dimostrare il valore dei brevetti Microsoft sarebbe stata illegittima. La Commissione avrebbe considerato legittimi documenti investigativi scartati dal Tribunale di Primo Grado. A Microsoft non sarebbe stata data sufficiente possibilità di commentare il caso. L'importo della penalità sarebbe eccessivo.

Per approfondire ogni dettaglio si può leggere il documento del ricorso pubblicato nella Gazzetta Ufficiale UE (C 171/42)