Milioni di case cablate in fibra, questa è l'Italia reale?

L'associazione europea che promuove la diffusione della fibra ottica ha anticipato i dati italiani: si parla di 2,5 milioni abitazioni cablate e 348mila abbonati. Intanto nel Nord Europa la percentuale di case raggiunte supera il 10 percento.

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a cura di Dario D'Elia

FTTH Council Europe, l'associazione europea che promuove la diffusione della fibra ottica, sostiene che l'Italia vanta ormai 2,5 milioni abitazioni cablate e 348mila abbonati. Un dato positivo che anticipa il rapporto 2010 previsto per la conferenza annuale che si terrà il prossimo mese a Milano.

Fibra ottica, ma alcuni provider Kryptonite?

"I dati, raccolti per FTTH Council Europe su base semestrale dalla società di ricerche IDATE, mostra che il numero di abbonati in fibra ottica in Italia è all'incirca il 13,7% del totale del numero delle abitazioni cablate", si legge nel comunicato ufficiale. "La situazione è destinata a migliorare notevolmente se il progetto Fibra per l'Italia sarà portato avanti […] Telecom Italia ha inoltre annunciato che collegherà 138 città con la fibra ottica entro la fine del 2018". 

C'è da rimanere basiti di fronte a tanto ottimismo. Il problema però è se si tirano in ballo le statistiche degli altri paesi europei lo scenario diventa più onesto e credibile. Senza bisogno di scomodare i dati annuali (disponibili fra un mese) è sufficiente andare a guardare quelli del primo semestre 2010. Ebbene, il rapporto di penetrazione rispetto a tutti i nuclei famigliari era dell'1,56%, contro il 12,93 % della Svezia, 12,03 della Norvegia e 11,19 della Slovenia. 

Tasso di penetrazione fibra, giugno 2010 - clicca per ingrandire

Certamente si tratta di paesi non paragonabili all'Italia, infatti la Francia vanta solo l'1,46%, l'Olanda il 3,02% e la Spagna è praticamente fuori classifica. Insomma, il panorama italiano per quanto riguarda la diffusione della fibra non è così terribile, anche se in verità più del 90% delle nostre connessioni in fibra sono fiber-to-the-building (il collegamento arriva all'edificio) e non fiber-to-home come all'estero. Senza contare che nell'ultimo triennio abbiamo praticamente perso dieci posizioni nel ranking europeo.

"In Italia la situazione è differente. Il progetto pionieristico di Milano (Fastweb, NdR) degli inizi di questo decennio aveva portato l'Italia ai vertici dei Paesi che si dotavano dell'infrastruttura in fibra, ma da allora non c'è stato nessun passo in avanti […] nel primo semestre del 2010, sono state connesse solo poche migliaia di abitazioni. La maggiornaza sono nuovi clienti della rete pre-esistente di Fastweb", ha dichiarato Hartwig Tauber, direttore generale dell'Ftth Council Europe.