Oltre alle impostazioni automatiche e alla modalità P, la EOS 300D ha un'immensa varietà di settaggi. Vari programmi come primo piano, panorama e sport sono disponibili a una semplice pressione del pollice. Allo stesso modo è possibile selezionare priorità di tempo e di diaframma e la modalità A-DEP, che determina la profondità di campo automaticamente per la massima nitidezza di tutti i soggetti.
Canon ha semplificato le impostazioni dell'esposimetro. Ora utilizza il "multizone" per tutte le modalità tranne quella manuale, il "quasi-spot" per tutte le modalità quando si tierne premuto il tasto AE e "central" sono in modalità M. Stesso discorso per la messa a fuoco automatica: l'apparecchio usa lo "steady" in modalità sport, il "simple" nei programmi risultato e "intelligent" in ogni altra modalità.
Il bilanciamento del bianco può essere regolato automaticamente o manualmente. Sono disponibili 6 pre impostazioni adatte a varie situazioni, inclusa l'utile "Shade", che è più precisa di "Cloudy." Queste servono per risolvere il problema di tendenza al blue in condizioni di luce approssimativa.
Per quanto concerne la sensibilità, l'utente può selezionare da 100 a 1600 ISO. Una grande escursione a maggior vantaggio della versatilità dell'apparecchio. Peccato che non ci siano impostazioni intermedie tra 100 e 200 e 400, 800 e 1600 ISO.
Infine il flash integrato, che può essere usato in sincronia con il programma "Night Results". Se la fotocamera riterrà opportuno attivare il flash lo farà automaticamente. Ovviamente è possibile disattivarlo con l'apposita modalità, nella quale la 300D cerca di compensare alla mancanza di luce regolando tempo e apertura del diaframma.
È naturalmente possibile inserire un flash sostitutivo grazie al classico connettore posto nella parte superiore dell'apparecchio.