Nikon D800 con sensore da 36 Mpx, anteprima e primi scatti

Stampe formato gigante o ritagli esagerati non fanno paura: la Nikon D800 usa un sensore formato FX da 36 Mpixel. Disponibile anche la versione D800E priva del filtro low-pass.

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a cura di Alberto De Bernardi

Oltre 3 anni dopo la D700, Nikon annuncia la D800, ed è una piccola rivoluzione. Il sensore, sempre in formato FX (la sigla Nikon per dire full-frame), è da ben 36.3 megapixel! Il triplo del precedente, il doppio della D4 e il più "dotato" in assoluto tra le reflex annunciate a oggi. 

Finora Nikon non ha mai dimostrato di voler puntare sui megapixel, ma con la D800 qualcosa è cambiato: il range ISO nativo arriva a 6400 (estensibile a 25.600), al pari della D700. Questa volta, quindi, sono aumentati i megapixel e non gli ISO (la cui gamma è comunque stata espansa di una stop verso il basso).

Con la D800 è stata mantenuta, e acquista ora pienamente senso, la funzione di cropping che portava già la D700 a simulare il formato DX. Con 36 Mpixel a disposizione, la D800 può permettersi di tagliare ciò che vuole, lasciando al fotografo abbastanza margine per ricomporre l'inquadratura.

La continuità con il modello precedente è chiaramente evidente, ma le differenze non mancano. Laddove la D700 era del tutto carente, cioè nel comparto video, la D800 offre lo stato dell'arte: Full-HD 1080p, con possibilità di esportare segnale video non compresso dalla porta HDMI (8 bit, 4:2:2).

L'impugnatura è stata aggiornata, più simile alla D4, e sono spuntati un paio di nuovi pulsanti sulla parte superiore del corpo. Uno è dedicato al video, come detto assente nella D700, l'altro è nella ghiera superiore sinistra, e comanda il bracketing. Anche sul dorso di nota qualcosa di nuovo, come il selettore movie/still con pulsante LiveView al posto di quello AF, spostato nella parte anteriore, ma complessivamente nulla di sconvolgente per il nikonista.

A proposito di dorso, il display è leggermente cresciuto - 3,2 pollici - mantenendo però la stessa risoluzione di 921.000 che equivale alla risoluzione VGA 640x480 pixel.

Una delle migliorie più interessati del corpo si trova sotto gli sportellini: la D800 è la prima reflex a integrare una porta USB 3; sotto gli sportellini si trova però anche una piccola delusione: niente XQD, la D800 usa una più classica combinazione di CF e SD.

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Passiamo ora all'interno del corpo. Il processore è il nuovo Expeed 3, un bel passo avanti rispetto all'Expeed della D700, anche se la potenza di calcolo pare essere diversa rispetto alla D4. In ogni caso, come sulla D4, abbiamo una conversione A/D a 14 bit e una pipeline a 16 bit.

La cadenza di scatto è di 4 fps per immagini in formato FX, che può essere portato a 6 fps scattando in formato DX e usando una batteria opzionale. Entrambi questi dati sono inferiori alla D700, ed è qui che la D800 paga il maggior dazio alla risoluzione del sensore.

Mirino eccellente sulla scia dell'ottima reputazione Nikon, copertura 100% del formato FX 3:2, sistema AF a 51 punti di ultima generazione e sezione esposimetrica sono condivise con la D4.  Da questo punto di vista, siamo al top. E non solo all'interno della gamma Nikon.

Tempi di posa da 30s a 1/8000, syncro flash 1/250s. L'otturatore è garantito per 200.000 cicli, la metà della professionale D4. 

Fotografo: Cliff Mautner. D800 640ISO, AF-S NIKKOR 70-200mm f/2.8G ED VR II - clicca per ingrandire

Fotografo: Muga Miyahara. D800E 100ISO, AF-S NIKKOR 50mm f/1.4G - clicca per ingrandire

Corpo tropicalizzato, qualche funzione accessoria aggiunta come l'HDR, livella elettronica su 2 assi: che altro desiderare? La D800 è un corpo macchina di levatura eccezionale, oggetto del desiderio che purtroppo dovrà rimanere tale per molti. Il prezzo di listino è di circa 3000 dollari negli Stati Uniti, che salgono a circa 3200 per la versione D800E.