100 Megabit nelle case lombarde: parte il progetto fibra

La Regione Lombardia ha presentato il suo progetto per lo sviluppo della rete in fibra. L'obiettivo è di fornire al 50% della popolazione connessioni a 100 Megabit. Si parla di convergenza tra rete fissa e mobile, passaggio graduale dal rame alla fibra, promozione dello sviluppo della fibra nei distretti industriali e infine fibra spenta sul territorio.

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a cura di Dario D'Elia

La Lombardia ha avviato il mega-progetto che assicurerà la fibra ottica al 50% della popolazione. La Regione ieri ha confermato che, nel rispetto della tempistica prescritta dall'Agenda Digitale europea, entro il 2020 il 50% dei lombardi disporrà di connessioni a 100 Megabit mentre gli altri di collegamenti a 50 Megabit - magari sfruttando la tecnologia LTE. La sfida è ardua ma il piano di attacco presentato dal presidente Formigoni appare piuttosto articolato e (sulla carta) convincente.

"La Lombardia ha intrapreso dal 2010 l'analisi di un progetto finalizzato alla realizzazione di un'infrastruttura passiva in fibra ottica secondo un modello fibra a casa (fiber to the home) del valore di oltre 1,2 miliardi di euro, che avrebbe consentito di infrastrutturare 167 comuni lombardi e di raggiungere una popolazione di 4,2 milioni di persone", ha dichiarato ieri in conferenza stampa Formigoni.

Formigoni

Come tutti ben sanno quell'indagine si è conclusa negativamente nel luglio 2011, quando a tutti è risultato chiaro che sarebbe stato impossibile da realizzare un progetto unico. Telecom Italia e gli OLO (operatori alternativi) in pratica non riuscivano a trovare un accordo sul passaggio dal rame alla fibra, sull'architettura dell'infrastruttura, sulle tariffe della fibra, etc.

E così in Giunta è maturata l'idea di declinare il progetto di sviluppo in quattro "piste di collaborazione con il settore privato". Nello specifico: convergenza tra rete fissa e mobile, progetto pilota per il passaggio graduale dal rame alla fibra, promozione dello sviluppo della fibra nei distretti industriali e infine l'accordo con Metroweb e F2i per l'implementazione della fibra spenta sul territorio.

L'ultimo punto è probabilmente quello che interessa di più la cittadinanza e gli addetti ai lavori. Come abbiamo spiegato a novembre, Telecom Italia e F2i (holding di Metroweb) hanno siglato un accordo per la creazione di una NewCo che poserà fibra spenta all'interno di circa 36mila edifici dell'area milanese. Nella nota ufficiale si parlava di rendere la fibra "disponibile a condizioni trasparenti e non discriminatorie a tutti gli operatori per la realizzazione di collegamenti ultrabroadband".

Fibra in Lombardia

Ecco, questo secondo Franco Bassanini, Presidente di Cassa Depositi e Prestiti nonché Presidente di F2i, è un progetto replicabile nelle altre città - anche se in verità abbiamo già espresso perplessità al riguardo.

In ogni caso F2i porterà "la fibra spenta in prossimità degli edifici mentre la Regione s'impegnerà ad accompagnare questo processo adottando le normative più opportune, per portare internet super veloce al 50% dei lombardi", come ha ribadito Bassanini. Per collegare poi i singoli appartamenti alle centrali di zona ci penserà la NewCo di Telecom Italia/Metroweb.

Tutto chiaro fin dalle prime battute. L'incumbent ha fatto saltare il tavolo della Regione nel 2011, ha mandato all'aria il tavolo Romani e alla fine ha apparecchiato il suo lasciando che Metroweb si occupasse dell'organizzazione e degli invitati (Fatsweb e Vodafone).