Obama non legge i blog, e monta l'indignazione

Obama ammette placidamente di non leggere i blog economici perché confondono

Avatar di Dario D'Elia

a cura di Dario D'Elia

Barack Obama ha ammesso di leggere raramente i blog, poiché a volte semplicistici. Ovviamente la comunità blogger più accreditata ha reagito diluendo litri di bile online. "Signor presidente, se non fosse per noi, lei non sarebbe presidente", si legge su Raw Story, l'influente blog investigativo, segnalato dallo stesso Corriere della Sera.

Già, peccato che Obama si riferisse ad un settore specifico: l'Economia. Lo scoop fasullo che ha incendiato la Rete nasce da una lunga intervista di Jeff Zeleny e Peter Baker, realizzata per il New York Times, durante un volo sull'Air Force One.

Obama avrebbe dichiarato che i blog non sono affidabili, citando come esempio l'ambito economico. "Una delle motivazioni per cui non passiamo molto tempo sui blog è perché se non si trattano con molta attenzione, si rischia di avere l'impressione che in qualche modo esistano risposte nette verso una cosa o un'altra – del tipo basta nazionalizzare tutte le banche, oppure lasciamole da sole e saranno a posto", ha dichiarato il Presidente ai giornalisti.

Ora, il dibattito da qui in poi può anche accendersi. Ma a mio personale parere sarebbe più preoccupante se la linea della politica economica fosse dettata dai blog.

I blog possono essere uno specchio dell'opinione pubblica, un megafono per le minoranze, uno stimolo al confronto democratico, milioni di ottime cose. L'autorevolezza, però, non ha nulla a che fare con le piattaforme digitali, bensì con le persone.