Occhiali 3D nella sale, la Sanità impone il monouso

Consiglio Superiore di Sanità si è espresso sull'utilizzo degli occhiali 3D nelle sale cinematografiche: controindicato l'utilizzo al di sotto dei 6 anni e obbligo del monouso per l'igiene.

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a cura di Dario D'Elia

Il Consiglio Superiore di Sanità ha deciso di esprimersi sugli occhiali 3D delle sale cinematografiche: sarà bene puntare su monouso e vietarne in ogni caso l'utilizzo ai minori di 6 anni. Questa la risposta al Codacons, che qualche settimana fa ha sollevato il problema dei rischi igienici e della mancanza di certificazione CE.

al cinema, con gli occhiali 3D

"[…] non sussistono controindicazioni cliniche all'utilizzo degli occhiali 3D per la visione di spettacoli cinematografici, purché condizionato a moderati periodi di tempo
, da programmare prevedendo l'interruzione della proiezione del filmato proporzionalmente alla sua durata complessiva", si legge nel comunicato del Consiglio Superiore di Sanità.

"Per effetto di tali decisioni già da domani non sarà possibile la visione di film in 3D in quei cinema che non utilizzano occhiali monouso. Non solo. Anche i cartoni animati e i film per bambini subiranno serie ripercussioni, essendo assolutamente controindicata la visione con tali occhiali ad un pubblico di età inferiore ai 6 anni", ha dichiarato il Presidente Codacons, Carlo Rienzi.

"Pur avendo il Consiglio Superiore di Sanità accolto parte delle nostre richieste, non possiamo dirci soddisfatti. Gli occhiali in 3D, infatti, a differenza di quanto sostiene il Consiglio devono considerarsi a tutti gli effetti occhiali, e come tali essere muniti di marchio CE come prevede la legge. A tal fine incaricheremo le Procure della Repubblica di tutta Italia di intervenire a tutela della salute degli spettatori".