Occhio bionico, tecnologia applicata alla medicina

Realizzato un rudimentale occhio bionico, in grado di restituire parzialmente la vista a pazienti ormai ciechi.

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a cura di Manolo De Agostini

È arrivato l'occhio bionico, o meglio dire il suo antesignano. Due pazienti sofferenti di retinite pigmentosa, al Moorfields Eye Hospital di Londra, hanno ricevuto l'impianto di una placca metallica dotata di elettrodi nella parte posteriore dell'occhio. Grazie all'ausilio di una piccola videocamera montata su un paio di occhiali, le immagini possono poi essere inviate in modalità wireless agli elettrodi, collegati al nervo ottico e quindi al cervello. Con questo metodo, i due pazienti sono ora in grado di vedere in bianco e nero, distinguere oggetti e camminare senza bisogno di aiuto.

Piccoli passi, ma importantissimi per il progresso della tecnologia medica e il recupero di persone diventate cieche per malattie degenerative. L'unica controindicazione è che il paziente dovrà costantemente portare con sé un piccolo armamentario per alimentare l'apparecchio ed elaborare le immagini.

L'apparecchio, chiamato Second Sight Argus II, è la seconda generazione di un prodotto già utilizzato nel 2002 in via sperimentale su una paziente statunitense. Rispetto al precedente modello, l'Argus II integra ben 44 elettrodi in più (60 contro 16).