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a cura di Andrea Ferrario

Editor in Chief

Oculus Quest, il visore VR in grado di funzionare completamente stand alone (qui potete leggere la recensione), ha tutte le carte in regola per diventare la piattaforma VR più apprezzata nell’imminente futuro. Il motivo si chiama “hand tracking”, cioè l’introduzione a partire dall’anno prossimo della capacità di identificare le mani, eliminando quindi la necessità di usare i controller per interagire con il mondo virtuale.

Abbiamo già sottolineato il potenziale di Quest, che ad oggi offre la massima flessibilità d’uso grazie alla possibilità di funzionare senza fili e senza la necessità di un potente PC. La piattaforma mobile (Snapdragon) integrata, a quanto pare non limita lo sviluppo di giochi ed esperienze molto convincenti. Il riconoscimento delle mani non farà altro che aumentare ulteriormente l’ergonomia del Quest, uno dei punti più importanti per il successo dei visori VR. Un buon visore deve essere semplice da usare e comodo, e nonostante sia ancora necessario indossare un visore, il fatto che non abbia bisogno di controller, cavi e un PC, e senza dubbio un grande vantaggio.

Il prossimo futuro vedrà la perdita anche del visore, sostituito da un’interfaccia neurale, come ha ribadito nuovamente Mark Zuckerberg sul palco dell’OC6. Ma ovviamente siamo ancora lontani da quel momento, nonostante esistano già dei dev kit che offrono un’interfaccia neurale non invasiva.

Ma non è finita qui. Perché a partire da novembre, Oculus Quest potrà essere collegato al PC tramite un cavo USB-C di buona qualità, e accedere a tutti i contenuti di Oculus Rift / Rift S. Non sappiamo come, chi ha acquistato un Rift S, prenderà questa notizia. Tuttavia dobbiamo ancora verificare cosa significa per il team di Oculus “un cavo USB-C di buona qualità”, e se ci sono limitazioni tecniche in base al PC. Di certo la compatibilità di Oculs Rift S sarà migliore, e ci aspettiamo limitazioni per quanto riguarda l’uso di Quest con un PC.

Sembra che Quest sia il vero prodotto al centro dell’attenzione di Facebook per il presente e il futuro della realtà virtuale, una buona notizia considerando che Quest, ad oggi, offre il miglior rapporto tra prezzo e prestazioni per chi vuole entrare nella realtà virtuale.