Oculus Rift con risoluzione quadruplicata? Quanta Nvidia!

Nvidia ha messo a punto una tecnica interessante e a basso costo per quadruplicare la risoluzione visiva. Basta impilare due pannelli LCD uno sopra l'altro.

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a cura di Manolo De Agostini

Impilando due pannelli LCD una sopra l'altro è possibile quadruplicare la risoluzione effettiva e raddoppiare il refresh rate, a costi molto contenuti. È quanto scoperto da alcuni ricercatori di Nvidia, che hanno messo a punto un prototipo definito "Cascaded Display", potenzialmente utile per diversi prodotti, in primis gli head-mounted display (HMD).

I prodotti come l'Oculus Rift hanno tanti pregi, ma ancora qualche difetto. Tra questi troviamo la risoluzione che, nonostante oggi si arrivi al Full HD, rappresenta ancora una scoglio importante per vivere un'esperienza di realtà virtuale che sia assolutamente immersiva. Allo stesso tempo però se la tecnologia vuole diffondersi deve anche costare relativamente poco, ed è per questo che la ricerca di Nvidia è molto intrigante.

Il sito Extremetech spiega che l'idea venuta agli ingegneri della casa di Santa Clara è tutt'altro che malsana. Di fatti si può pensare che accatastare due pannelli l'uno sull'altro sia sbagliato, dato che i pannelli LCD sono opachi. "In realtà", spiega il sito, "mentre gli spazi tra i pixel sono opachi (dove si trova la circuiteria di controllo), i pixel stessi sono abbastanza trasparenti - altrimenti l'illuminazione della retroilluminazione non sarebbe in grado di attraversarli".

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Per questo Nvidia ha deciso di verificare se è possibile aumentare la risoluzione spaziale a buon mercato. L'azienda ha acquistato due pannelli LCD da 7 pollici con risoluzione 1280x800 per pochi dollari. I pannelli sono stati rimossi dai rispetti involucri, poi si è proceduto a eliminare la retroilluminazione dal pannello superiore. A causa di un conflitto nella polarizzazione, Nvidia ha dovuto inserire una lamina quarto d'onda tra i due pannelli. Inoltre, i due pannelli non sono stati collocati esattamente uno di fronte all'altro, ma piuttosto leggermente sfasati di un quarto di pixel.

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Questa scelta è cruciale perché "significa che ogni pixel sul display frontale agisce come un otturatore per un gruppo di quattro pixel sul pannello posteriore. Questo è il motivo per cui lo schermo offre una risoluzione spaziale quadruplicata piuttosto che raddoppiata", spiega Extremetech. Per gestire questa particolare configurazione Nvidia ha dovuto lavorare anche sulla parte software, ottenendo non solo un'immagine più definita, ma anche refresh rate sopra i 60 Hz.

Il risultato è visibile sia nelle immagini presenti in questa notizia che all'interno del filmato che vi proponiamo. Non è però tutto rose e fiori. Impilare uno schermo di fronte a un altro fa diminuire la luminosità complessiva dell'immagine, si crea della distorsione (perlopiù corretta da software) e gli angoli di visione sono limitati per via della separazione dei due pannelli.

Tenendo però presente il potenziale campo applicativo di questa soluzione, ovvero gli head-mount display, tanti di questi problemi assumono dimensioni meno importanti, visto che l'immagine è molto vicina agli occhi. Ovviamente da qui a dire che questa ricerca di Nvidia si tramuterà in qualcosa di commerciale ce ne passa, ma mai dire mai. Se siete interessati a sapere punti di forza e debolezza della realtà virtuale, e quella aumentata, nonché i progetti più famosi in via di sviluppo, vi consigliamo la lettura di questo articolo: Realtà virtuale e aumentata: passato, presente e futuro.