Ossigeno su Marte, NASA conferma ma non si può respirare

Dopo 40 anni la NASA torna a misurare l'ossigeno atomico nell'atmosfera di Marte: è importante per capire meglio l'atmosfera del Pianeta Rosso.

Avatar di Elena Re Garbagnati

a cura di Elena Re Garbagnati

Per la prima volta in 40 anni i ricercatori della NASA hanno rilevato la presenza di ossigeno atomico nell'alta atmosfera di Marte, grazie allo Stratospheric Observatory for Infrared Astronomy (SOFIA). Che nella mesosfera di Marte ci fosse ossigeno atomico non è una novità assoluta, l'avevano già rilevato in passato le sonde Viking e Mariner.

marsgreat 0

Da quattro decadi però non si effettuava una misurazione simile, perché l'ossigeno atomico è difficile da rilevare dato che si debbono impiegare lunghezze d'onda all'infrarosso: un requisito che obbliga a trovarsi a quote molto alte.

Ecco perché è stato fondamentale SOFIA, un aereo di linea Boeing 747SP modificato su cui è stato caricato un telescopio a infrarossi da 254 centimetri. Frutto di un progetto congiunto della NASA e del Centro aerospaziale tedesco, l'aereo si è portato a 13mila metri di altitudine, in modo da trovarsi al di sopra delle nuvole e del 99 percento del vapore acqueo dell'atmosfera terrestre.

takeoff ed09 0342 08 full

Il risultato è stata una misurazione dell'ossigeno atomico negli strati superiori dell'atmosfera marziana (mesosfera appunto), da cui è risultato che la sua presenza è pari a circa la metà della quantità prevista. Il dato ha una rilevanza perché l'ossigeno atomico influenza il modo in cui altri gas sfuggono dall'atmosfera marziana e quindi ha un impatto significativo sul clima del pianeta.

Il suo valore può essere dovuto a variazioni nell'atmosfera marziana, ed è per approfondire questo aspetto che gli scienziati continueranno a utilizzare SOFIA. L'obiettivo della ricerca è infatti quello di cercare di comprendere meglio l'atmosfera del Pianeta Rosso.