Panasonic PTAE 2000

Il nuovo top di gamma, in materia di videoproiezione, viene dal fronte tri-LCD: le nuove matrici trasmissive C2 Fine D7 hanno il compito di soppiantare la precedente versione D6, presente sui videoproiettori di fascia alta, come ad esempio il Mitsubishi HC6000.

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a cura di Tom's Hardware

Panasonic PTAE 2000

Caratteristiche tecniche

  • Tecnologia: tri-LCD C2 FineD7 0.7 pollici
  • Contrasto: 16000: 1
  • Luminosità: 1500 lumens ANSI
  • Rumorosità: 19 dB
  • Ingressi video: 3 x HDMI 1.3, YUV, S-Video, video composito
  • Distanza minima per avere un'immagine 16:9 di 2,5 metri di larghezza: 3 metri
  • Prezzo medio: 2400 euro

Nuova matrice, ma non solo

Panasonic è una delle prime aziende ad utilizzare la matrice D7 sui suoi proiettori. Il PTAE2000 è un prodotto poco appariscente, racchiuso in un involucro in plastica nera che forma un parallelepipedo perfetto, privo di protuberanze. Forse sarebbe stato meglio utilizzare una plastica bianca, per risultare meno invasivo, visto che questo proiettore verrà probabilmente installato a soffitto, ed i soffitti difficilmente sono tinti di nero.

Il proiettore Panasonic è destinato agli amanti dell'home-cinema e ai professionisti, ed è capace di raggiungere prestazioni d'altissimo livello, almeno secondo quanto dichiarato dalla casa madre. La luminosità massima dichiarata è di 1500 lumens ed il tasso di contrasto, grazie all'iride adattativa, è di 16000:1. L'ottica offre un elevatissimo livello di dettagli; secondo quanto dichiarato da Panasonic: "Ogni sistema ottico è stato regolato manualmente da tecnici altamente qualificati per ottimizzare la resa HD". Naturalmente, un'ottima matrice non è sinonimo di ottimo videoproiettore, quindi Panasonic ha integrato nel PTAE2000 svariate funzionalità per migliorare la qualità d'immagine sotto tutti i punti di vista.

Il "Detail Clarity Processor" analizza le zone dell'immagine in cui sono richiesti più dettagli, e rielabora l'immagine su tre livelli (orizzontale, verticale e temporale) e regola la nitidezza per proiettare così immagini estremamente naturali e chiare.

Lo "Smooth Screen" riduce l'effetto griglia, tipico delle matrici tri-LCD. L'immagine diventa quindi più uniforme, ed è possibile avere un'immagine ad una distanza minore.

Il diaframma dinamico è stato migliorato, aumentando la riposta e la stabilità, mediante un controllo più accurato sulla rapidità del diaframma. Questi miglioramenti dovrebbero portare ad una maggiore luminosità sui colori chiari e a neri più profondi.

Infine, il trattamento immagine a 16 bit riproduce meglio le lievi sfumature di colore e le piccole variazioni di luminosità.