PayPal interromperà il servizio di reso gratuito da fine novembre

PayPal informa tutti i clienti che interromperà il servizio di rimborso delle spese di reso a partire da fine novembre 2022.

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a cura di Giulia Serena

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PayPal ha pubblicato di recente un avviso nel suo sito ufficiale, informando tutti i clienti del fatto che interromperà il servizio di rimborso delle spese di reso a partire dal prossimo 27 novembre. L'avviso dell'azienda, inserito anche nella sezione delle FAQ del sito, riporta quanto segue:

"A partire dal 27 novembre 2022, PayPal non fornirà più etichette di reso gratuite né accetterà le richieste di rimborso delle spese di reso. Assicurati di inviare eventuali richieste idonee prima di tale data per fare in modo che vengano ricevute ed esaminate come di consueto."

Fino alle 23:59 del 26 novembre 2022 i clienti potranno continuare a usufruire del servizio, che prevede la restituzione di articoli acquistati con PayPal, il quale offre l'etichetta per il rimborso e si incarica di pagare i costi della spedizione fino al venditore.La causa viene spiegata in modo non molto preciso:

"PayPal aggiorna e sviluppa continuamente nuove funzionalità per i propri clienti. A volte alcuni servizi devono essere gradualmente eliminati nell'ambito di questi cambiamenti più grandi.

Sappiamo quanto i resi gratuiti mancheranno ai nostri utenti. Va però ricordato che offriamo altri modi per aiutare i consumatori, come la Protezione acquisti: sono disponibili maggiori informazioni in proposito e sulle transazioni interessate."

PayPal specifica inoltre, sempre nella pagina delle FAQ, che se una richiesta di rimborso viene inviata prima del 27 novembre, questa verrà esaminata normalmente ed elaborata anche dopo la data di stop del servizio.

Tuttavia, non tutto è perduto: nonostante i resi gratuiti non esisteranno più, l'azienda sottolinea che il servizio di protezione acquisti continuerà a essere disponibile, garantendo ai clienti il rimborso totale dell'acquisto più le spese di condizioni, qualora la richiesta venga considerata idonea.

Cosa ne pensate della decisione di PayPal?