Phishing di Poste Italiane: sono 26 i fermati

La Guardia di Finanza di Milano ha eseguito 26 ordinanze di custodia cautelare nell'ambito dell'operazione contro il phishing di Poste Italiane

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a cura di Manolo De Agostini

Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Milano ha eseguito 26 ordinanzedi custodia cautelare nei confronti degli appartenenti a due associazioni per delinquere,responsabili di una serie di truffe perpetrate verso centinaia di utenti fruitori di servizi homebanking, mediante la tecnica meglio conosciuta sotto il nome di "phishing".

L’operazione ha permesso di individuare 18 cittadini italiani e 8 stranieri dell’est europeo,regolarmente dimoranti nel nostro Paese, i quali sfruttavano le credenziali personali di accesso aiservizi di home banking di clienti di "Poste italiane", carpendole fraudolentemente in rispostaall’invio casuale di e-mail apparentemente provenientiù dal proprio istituto di credito.

L’hacker informatico del gruppo, durante l’interrogatorio, ha confessato di aver inviato i messaggidi posta elettronica, simulandone la provenienza da parte di Poste Italiane, facendo confluire lecredenziali di accesso su caselle di posta elettronica di provider operanti in Italia ma con serverall’estero. Successivamente entrava nei conti correnti degli utenti frodati e li svuotava, trasferendole somme presenti su carte postepay appositamente attivate dai membri dell’organizzazione.

Le ordinanze sono state eseguite nelle province di Milano, Brescia, Novara, Como, Firenze, Parma,Forlì e Pescara.

Nel corso delle perquisizioni sono stati sequestrati computer portatili, supporti rimovibili diarchiviazione, schede magnetiche utilizzabili per impostare carte di credito e bancomat, centinaiadi carte di credito e carte prepagate di vari istituti bancari, carte postepay, documenti falsi etelefoni cellulari di ultima generazione.