PLATO ci troverà il Pianeta su cui emigrare

La prossima missione spaziale europea di grande importanza sarà PLATO, che andrà alla ricerca di esopianeti abitabili.

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a cura di Elena Re Garbagnati

L'Agenzia Spaziale Europea ha approvato questa settimana la missione spaziale PLATO (PLAnetary Transits and Oscillations of stars) che si pone l'obiettivo di esplorare i pianeti extrasolari o esopianeti alla ricerca di una destinazione in grado di ospitare la vita umana in futuro.

Il lancio della missione è previsto per il 2024. Don Pollacco dell'Università di Warwick, che fa parte del consorzio PLATO Science, assicura: "è una notizia fantastica per l'Europa, PLATO consentirà la prima indagine sistematica di pianeti per la ricerca di forme di vita avanzate". La missione sarà guidata da Heike Rauer del DLR, il Centro aerospaziale tedesco, secondo cui "PLATO aprirà un nuovo capitolo nell'esplorazione dei Pianeti extrasolari. Ci aspettiamo di trovare pianeti che orbitano intorno alla loro stella nella zona abitabile, con acqua allo stato liquido e su cui sia sostenibile la vita come noi la conosciamo".

PLATO

PLATO misurerà inoltre dimensioni, masse, e l'età dei sistemi planetari che troverà, in modo che possa essere fatto un dettagliato confronto con il nostro Sistema Solare. "Negli ultimi 20 anni sono stati scoperti più di mille esopianeti - spiega Rauer - ma quasi tutti differiscono in modo significativo dal nostro Sistema Solare nelle loro proprietà. PLATO dovrà stabilire se i sistemi come il nostro Sistema Solare, e i pianeti come la nostra Terra, sono comuni nella galassia".

La sonda spaziale sarà equipaggiata con un array di 34 telescopi, al posto di una sola lente o specchio. Verranno impiegate macchine fotografiche di alta qualità, e ci sarà il vantaggio di poter scrutare continuamente lo Spazio, senza l'interruzione del sorgere del Sole, o le sfocature causate dall'atmosfera terrestre. Questo permetterà a PLATO di individuare pianeti più piccoli della Terra e con una distanza dal loro Sole simile a quella Terra-Sole. A differenza di precedenti missioni, PLATO si concentrerà su questi pianeti, che dovrebbero assomigliare di più a quelli del Sistema Solare.

Qual è il prossimo Pianeta che abiteremo?

PLATO è frutto di una collaborazione europea che coinvolge molti istituti di ricerca e centinaia di ricercatori - anche italiani - che lavoreranno fianco a fianco insieme a scienziati internazionali, perché l'importanza delle scoperte che potrebbe fare PLATO è altissima. Il suo catalogo dei pianeti potenzialmente abitabili comporrà infatti la base per le verifiche che confermeranno la scoperta di nuovi pianeti, che saranno condotte mediante l'E-ELT (European Southern Observatory's European Extremely Large Telescope) o la prossima generazione di grandi telescopi spaziali.