Qualcomm Toq sfida il Galaxy Gear: è più chic ed elitario

Qualcomm ha annunciato che il Toq sarà in vendita negli Stati Uniti a dicembre a 350 dollari.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Toq, lo smartwatch di Qualcomm, sarà in commercio negli Stati Uniti dal 2 dicembre a 350 dollari. Un prezzo non proprio abbordabile, se si pensa che costa 50 dollari in più del Galaxy Gear di Samsung, con cui condivide il sistema operativo Android. A differenza di Samsung però Qualcomm sta solo sperimentando, come ha ammesso fin dall'inizio e come ha ribadito il presidente e amministratore delegato Paul E. Jacobs, secondo cui "lo smartwatch Toq è una vetrina delle innovazioni di Qualcomm".

Qualcomm Toq

Sarà un'edizione limitata con nessuna velleità quanto a record di vendite, ma con l'unico scopo di dimostrare le tecnologie e i servizi che l'azienda sta sviluppando. Come già sapevamo, si tratta di un prodotto con schermo da 1,5 pollici con risoluzione 288 x 192 pixel (230 PPI) che si interfaccia con gli smartphone Android 4.0.3 o superiore.

Il pezzo forte è il touchscreen capacitivo a colori che sfrutta le tecnologie Qualcomm Mirasol e MEMS - quindi paragonabile a un e-ink, che dovrebbe offrire consumi molto bassi a fronte di un'ottima leggibilità anche in condizioni di luce ambientale intensa. L'altra particolarità è nel metodo di ricarica wireless (tramite la tecnologia proprietaria WiPower LE). Da notare inoltre che la dotazione comprende le applet di Accuweather e un set di cuffie stereo senza fili Bluetooth.

Il funzionamento non è molto differente dagli altri prodotti già visti: si può usare Toq per accettare e rifiutare le telefonate, visualizzare i messaggi di testo, gli avvisi del calendario, e selezionare le notifiche provenienti da varie applicazioni per smartphone. Toq accetta inoltre segnalazioni provenienti dai dispositivi AllJoyn, una tecnologia proprietaria che consente ai prodotti Qualcomm di comunicare.

Galaxy Gear

È difficile al momento fare ipotesi sul successo di questo prodotto. Il prezzo sicuramente è salato, e anche se secondo gli analisti le tecnologie indossabili sembrano destinate a dominare la scena, finora i segnali della corsa all'acquisto sembrano piuttosto deboli.

Basti pensare alla bagarre sui numeri di vendita del Galaxy Gear: stando a quanto riportato dal quotidiano Business Korea, finora Samsung avrebbe venduto solo 50mila smartwatch, equivalenti a 800-900 unità al giorno. Il quotidiano coreano scrive che questi numeri sono "molto al di sotto" delle aspettative degli addetti del settore.

Le cifre tuttavia non collimano con quelle riportate dall'agenzia Reuters, che citando fonti ufficiali riferisce che in due mesi sono stati venduti 800mila pezzi. La differenza fra i numeri che circolano è abissale, e se da una parte si potrebbe pensare a un errore di conteggio, dall'altra è doveroso tenere conto del fatto che spesso vendite e consegne vengono confusi o usati impropriamente. Quel che è certo è che il Galaxy Gear inizialmente era compatibile solo con due smartphone Samsung, quindi non è la cartina al tornasole ideale per fare valutazioni sull'intero settore degli smartwatch.