Ragazzi italiani cyber-dipendenti: così piccoli e già sfigati?

Secondo l'ultima Indagine sulla condizione dell'infanzia e dell'adolescenza 2011 realizzata dall'Eurispes per Telefono Azzurro quasi il 50% dei ragazzi italiani soffre di dipendenze tecnologiche. Sono tutti malati di Web, PC e telefonini.

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a cura di Dario D'Elia

Telefono Azzurro ha acceso i riflettori sulla cyber-dipendenza: ne soffre quasi il 50% dei ragazzi italiani di età compresa tra i 12 e 15 anni. Nell'ultima "Indagine sulla condizione dell'infanzia e dell'adolescenza 2011", realizzata dall'Eurispes, sono stati rilevati elementi di preoccupazione legati ai consumi digitali. Pare che poco meno della metà dei giovani sia malata di TV, PC, Internet e telefonia mobile. Quasi ossessivo il controllo quotidiano di mail e profilo Facebook, con perdita totale della cognizione del tempo. 

La TV ha il primato di media più utilizzato dagli adolescenti italiani: solo il 4,1% non la guarda mai. Circa il 42% ci passa davanti almeno da 1 a 2 ore al giorno, il 24,5% si posiziona tra le 2 e le 4 ore (18,3%) mentre oltre le 4 ore sono il 6,2%. 

Nerd land

Al secondo posto c'è il computer, che non viene mai usato solo dal 4,8% dei giovani. I fruitori forti sono davvero tanti: il 23,6% usa il PC da 2 a 4 ore e circa il 12% per più di 4 ore. Non da meno Internet: appena il 7% dei ragazzi non naviga mai, mentre il 37,7% lo fa da 2 a 4 ore, il 24,4% circa 4 ore e il 13,3% oltre questa soglia.

Per quanto riguarda la telefonia mobile il 97% dei ragazzi dichiara di possedere almeno un cellulare – uno su 10 ne ha più di uno. L'utilizzo è prolungato: 4 adolescenti su 10 (41,4%) lo utilizzano da 2 a 4 ore (14%) e oltre (27,4%) nel corso di una giornata. Svetta l'accesso Internet mobile: ben il 59,2% dei giovani, contro il 36,2% del 2010. Preoccupante la diffusione del sexting, ovvero l'invio di immagini e filmati personali e non a sfondo sessuale: il 6,7% l'ha fatto e il 10,2% li ha ricevuti. 

Super nerd

Non da meno il fatto che l'accesso a Internet condiziona altri comportamenti, non sempre in positivo. Il 52,6% dei giovani dichiara di guardare meno televisione, il 35,2% di parlare meno al telefono e il 36,4% di andare meno al cinema, il 46,1% di leggere meno, il 21% di stare meno all'aria aperta, il 14,3% di parlare meno con i genitori e il 9,8% di vedere meno gli amici. 

Il 49,9% dei ragazzi tra i 12 e 15 anni dichiara di perdere la cognizione del tempo quando è online, dimenticandosi di fare altre cose. Il 34,3% si perde nella Rete per stare meglio e non pensare. Il 19,5% si sente irrequieto, nervoso e triste quando non può navigare e il 17,2%, ha cercato di ridurre l'uso senza riuscirci.

Il buon senso, a nostro parere, dice che questi ragazzi sono stati lasciati soli di fronte alla scoperta delle nuove tecnologie. Un po' come se un dodicenne venisse lasciato libero di uscire la notte in qualsiasi grande città, con tutte le conseguenze del caso. Senza contare la complessità di questo momento storico, per altro incomprensibile anche agli adulti, che è sempre di più generatore di angoscia e insoddisfazione. 

Però vai a spiegare a un nerd di dieci anni che una partita al campo di basket è meglio di una sessione di Call of Duty…