Impressioni d'uso
Come accennato nel nostro filmato introduttivo, la EOS 1300D è una reflex moderna, dal design piacevole, ben realizzata tenuto conto della fascia di prezzo cui appartiene, sotto ai 400 Euro per il solo corpo, prezzo destinato col tempo a calare. Per la prova ci è stata fornita senza obiettivo, ma l'abbiamo utilizzata con tre ottiche Canon che avevamo a disposizione: due per il pieno formato (EF 28 IS USM e 70-300 IS USM), e una per APS-C (18-55 III).
La disposizione dei comandi non dà adito a critiche. Rispetto alla EOS 1200D, non cambia praticamente nulla, tuttavia, la ghiera dei modi offre un programma in più, Food, un Picture Style che fa risaltare il colore dei cibi aumentando la saturazione e la nitidezza.
Per il resto, la zona creativa (M, Av, Tv, P), la modalità SmartAuto (quella in cui la macchina sceglie automaticamente la messa a fuoco, il picture style, l'esposizione ecc. mediante il riconoscimento automatico della scena) e i programmi specifici per ritratti, paesaggi, sport ecc sono ben noti agli utenti Canon, e non solo.
È possibile applicare alcuni filtri creativi ad un immagine (in post) e salvarla come nuova immagine: B/N granuloso, flou, fish-eye, foto giocattolo, effetto miniatura.
Il modo Creative Auto (CA) aiuta il fotografo inesperto a ottenere l'effetto voluto. Consente di selezionare l'ambiente di scatto desiderato, la sfocatura dello sfondo rispetto al soggetto, lo scatto singolo o continuo, se utilizzare o meno il flash ecc.

Il mirino è un po' piccolo, offre una copertura del 95% e un ingrandimento di 0,80 x, con un eyepoint di circa 21 mm.
Il monitor posteriore 3:2 da 920.000 pixel è ben visibile anche in esterni e leggibile da ampie angolazioni (circa 170°). Peccato non sia orientabile; su macchine di questo tipo è in genere fisso, a parte un'eccezione. Anche il comando touch non sarebbe stato una cattiva idea, ma il prezzo sarebbe salito ulteriormente.
La versatilità è più che sufficiente per un utilizzo amatoriale; alla maggior parte dei comandi è associata una descrizione, un modo guida, che aiuta il principiante a familiarizzare con gli stessi.
La macchina, nell'utilizzo pratico, è apparsa intuitiva nei comandi, facile da usare e reattiva. Il ritardo dell'otturatore non è dichiarato, ma è senz'altro contenuto, dovremmo essere intorno ai 0,3 sec. L'autofocus è abbastanza rapido in condizioni di buona illuminazione e contrasto anche se l'obiettivo non monta un motore ultrasonico, come appunto nel caso dell'EF-S 18-55 f/3.5 - 5.6 III che abbiamo recuperato per provare la macchina. Qualche incertezza, come abbiamo già accennato, soltanto su pattern difficilmente riconoscibili dall'algoritmo dell'autofocus e in condizioni di basso contrasto.
Il flash incorporato TTL ha un numero guida pari a 9.2 a ISO 100, quindi non è molto potente (e non potrebbe essere altrimenti), ma copre un angolo di campo equivalente a quello di un obiettivo da 27 mm, ha un tempo di ricarica di circa 2 secondi (abbastanza rapido) e un sincro X di 1/200 sec.
Il tasto per l'estrazione forzata del flash è posto appena dietro alla ghiera anteriore, una posizione inconsueta che era già stata utilizzata sulla EOS 1200D.

Molto buona la durata della batteria, oltre 400 scatti.