Regolamento italiano Droni: sopra i 25 kg severi obblighi

L'ENAC ha approvato un regolamento sull'uso dei Droni in Italia. La Circolare applicativa entrerà in vigore dopo 60 giorni dalla pubblicazione del documento sul sito. Netta distinzione tra modelli amatoriali e leggeri, e modelli professionali.

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a cura di Dario D'Elia

L'Italia è uno dei primi paesi in Europa a vantare un regolamento per l'uso dei droni, e comunque i mezzi aerei a pilotaggio remoto (APR) in genere. Ieri L'Ente Nazionale per l'Aviazione Civile (ENAC) ha deliberato un Regolamento che, in attuazione dall’articolo 743 del Codice della Navigazione, fornisce i requisiti per assicurare l’impiego di questi mezzi in condizioni di sicurezza.

Si tratta di un grande passo in avanti poiché non esiste ancora uno standard di riferimento europeo e neanche una linea guida dell'International Civil Aviation Organization. La Circolare applicativa entrerà in vigore dopo 60 giorni dalla pubblicazione del documento sul sito dell'Enac.

In ambito amatoriale comunque non c'è da preoccuparsi perché sono state stabilite due tipologie di mezzi. Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto (SAPR) impiegati o destinati a operazioni specializzate (lavoro aereo). Aeromodelli impiegati esclusivamente per scopi ricreazionali e sportivi e che non sono considerati aeromobili ai fini del loro assoggettamento alle previsioni del Codice della Navigazione.

Uffa, per il Reaper ci vogliono un sacco di permessi

Dopodiché "al fine di determinare i requisiti per l'ottenimento delle autorizzazioni a operare e le diverse modalità di accesso allo spazio aereo" si parla di mezzi declinati in due categorie di peso: inferiore a 25 kg; uguale o maggiore a 25 kg.

"Per quanto attiene la fascia di peso più bassa, la disciplina è basata sul concetto di autocertificazione nel caso di operazioni di volo non critiche, ovvero attività che prevedono uno scenario nel quale, in caso di emergenza, un danno a terra a persone o cose è valutato estremamente improbabile", sottolinea la nota ufficiale.

"Le operazioni di volo critiche, invece, devono essere autorizzate dall’ENAC che, sulla base della dichiarazione presentata dall’operatore, stabilisce gli accertamenti necessari tenendo conto della complessità del sistema e della criticità degli scenari operativi".

Per operazioni critiche si intendono il sorvolo di aeree congestionate, di assembramenti di persone, di agglomerati urbani, infrastrutture, impianti industriali, linee ferroviarie, etc.

La categoria di peso superiore ai 25 kg prevede sempre una certificazione del mezzo aereo e una autorizzazione all’operatore aereo, indipendentemente dalla criticità delle operazioni di volo. "Per tali mezzi, infatti, si mantiene la stessa tipologia di regolamentazione in uso per gli aeromobili tradizionali, certificazioni di aeronavigabilità e autorizzazione all’impiego", puntualizza la nota.

Da rilevare che si è giunti a una regolamentazione completa a seguito di un periodo di consultazione avviato nel dicembre del 2012 e durato tre mesi, nel corso dei quali l'ENAC ha ricevuto 453 commenti da tutti gli organismi di settore. Senza contare i tre workshop a cui hanno partecipato oltre 300 persone.

A gennaio sarà organizzato il primo workshop dedicato al nuovo regolamento: i dettagli sul sito ufficiale.

In ogni caso la buona notizia è che in ambito amatoriale non ci saranno problemi perché per un drone da 25 kg bisogna già volgere lo sguardo verso dispositivi complessi, di fascia altissima.