Rifiuti elettronici, i produttori fanno pressing sull'UE

Un consorzio di produttori, tra cui Acer, Dell, HP e Sony chiede all'Unione Europea che la normativa RoSH proibisca del tutto PVC e BFR. I materiali pericolosi potrebbero avere i giorni contati.

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a cura di Tom's Hardware

Acer, Dell, Hewlett-Packard e Sony Ericsson hanno pubblicato una richiesta ufficiale all'Unione Europea (pdf), affinché vengano del tutto banditi materiali pericolosi e inquinanti come il PVC e il BFR (ritardanti di fiamma). A oggi questi elementi si ritrovano ancora in numerosi prodotti commerciali, nonostante le insistenti campagne di Greenpeace per il loro abbandono e i passi avanti fatti da diverse aziende.

Rifiuti elettronici, un problema che cambia molto con il punto di vista.

Il consorzio di aziende chiede all'UE che i materiali pericolosi vengano del tutto proibiti entro il 2015. Il momento non è scelto a caso, perché proprio in questo periodo l'Unione sta prendendo una decisione a riguardo ed entro l'estate la normativa RoHS sarà aggiornata.

Questi materiali presuppongono diversi rischi legati alla salute. Sono infatti un pericolo sia per chi produce i dispositivi elettronici che per chi li usa, e inquinano molto. Ma soprattutto, fa notare il comunicato, sono un veleno praticamente mortale per chi si occupa dello smaltimento, in particolare quando quest'ultimo passaggio avviene nelle zone più povere del mondo, senza nessuna precauzione di sicurezza.

La commissione ambientale del Parlamento Europeo voterà su questo argomento il prossimo 3 giugno e poi le nuove norme passeranno al vaglio dell'intera assemblea a luglio.

Nel comunicato si ricorda anche che le tecniche produttive moderne sono in grado di prescindere completamente dai materiali pericolosi. L'obiettivo della norma europea è quello di proteggere la salute dei cittadini di tutto il mondo. Quello delle aziende che firmano la richiesta sembra essere lo stesso, ma non si può trascurare il fatto che ne guadagna la loro immagine e, indirettamente, che i concorrenti con meno risorse potrebbero trovarsi in difficoltà se i materiali pericolosi fossero completamente proibiti.

Detto questo, speriamo vivamente che la normativa RoHS sia approvata così come la richiedono queste aziende, perché sarebbe un passo importante verso un elettronica e un'informatica ecosostenibili.