Il data center "biocircolare" funziona a impatto zero, ecco il progetto

In un epoca in cui cresce la paura per i consumi legati ai datacenter spunta un modello biocircolare in grado di "alimentarsi da solo".

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a cura di Marco Silvestri

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In un momento storico in cui le preoccupazioni per il consumo energetico dei data center crescono di giorno in giorno e ci sono aziende che propongono il nucleare come unica soluzione, nasce il primo data center biocircolare al mondo. NAto dalla collaborazione tra Data4 e l'Università di Paris-Saclay, questo progetto pilota mira a trasformare il calore prodotto dai data center in una risorsa preziosa per le comunità locali e le industrie vicine in un'ottica di sostenibilità e innovazione.

La task force, composta da specialisti in biomassa aumentata, tecnologie digitali, IA, fisica, chimica ed economia, opererà nel campus di Data4 a Marcoussis, vicino a Parigi. L'obiettivo è sviluppare soluzioni innovative per ridurre la dispersione del calore generato dalle infrastrutture e convertirlo in energia utile per l'agricoltura e il riscaldamento domestico.

L'obiettivo è sviluppare soluzioni innovative per ridurre la dispersione del calore generato dalle infrastrutture e convertirlo in energia utile per l'agricoltura e il riscaldamento domestico.

Nonostante il concetto di riutilizzo del calore sia già in pratica, attualmente solo il 20% del calore prodotto viene effettivamente sfruttato. Il progetto prevede quindi lo studio di metodi alternativi per incrementare questa percentuale, tra cui il meccanismo di fotosintesi naturale per coltivare alghe con la CO2 emessa dai data center, trasformandola in biomassa per la produzione di energia rinnovabile.

Le alghe, essendo in grado di catturare il carbonio molto più efficientemente degli alberi, rappresentano una soluzione ideale per la produzione di biocarburanti o biogas. Secondo Patrick Duvaut, vicepresidente dell'Université Paris-Saclay "Questa tecnica di cattura del carbonio può essere 20 volte più efficiente di quella di un albero, per una superficie equivalente".

Linda Lescuyer, direttrice Innovazione di Data4, evidenzia come il progetto si inserisca in una strategia più ampia di sostenibilità ambientale, puntando a un approccio olistico che abbracci la salubrità alimentare e la transizione energetica. Questa iniziativa non solo risponde a due delle principali sfide contemporanee ma promuove anche un modello di ecologia industriale basato sulla condivisione delle risorse e sulla riduzione dei consumi.