Rimborsi per la fatturazione a 28 giorni: arriveranno entro dicembre 2018. Sciolto il nodo del TAR

Il TAR del Lazio la scorsa settimana ha respinto il ricorso di Vodafone alla delibera AGCOM sui rimborsi della fatturazione a 28 giorni. Tutti gli operatori entro la fine dell'anno dovranno procedere con gli accrediti in bolletta.

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a cura di Dario D'Elia

I rimborsi per la discutibile fatturazione a 28 giorni stanno per arrivare, esattamente entro il 31 dicembre 2018. Venerdì il TAR del Lazio - come riporta il Corriera della Sera - ha respinto il ricorso di Vodafone depositato nel 2017 poiché "non risultano ragioni di oggettiva e insormontabile difficoltà nel provvedere agli adeguamenti imposti dall’Autorità". Di conseguenza anche i compagni di cordata TIM, Wind 3 e Fastweb dovranno adeguarsi.

La vicenda risale allo scorso anno, quando a seguito delle denunce delle associazioni dei consumatori l'AGCOM decide di intervenire con una delibera ad hoc e la richiesta di rimborsi. Gli operatori temporeggiano e si rivolgono al TAR del Lazio poiché sostengono che il Garante si stia immischiando in una dinamica contrattuale che non le compete. A dicembre 2017 il Governo Gentiloni pone la fiducia su un emendamento che impone il ritorno alla fatturazione mensile per i servizi di telefonia, Internet e pay-TV.

In primavera le aziende del settore si adeguano, ma nel frattempo il tema dei rimborsi rimane irrisolto poiché il TAR del Lazio a febbraio 2018 decide di riconoscere la legittimità della delibera AGCOM ma anche una sospensione cautelare alle restituzioni. Il rimborso rischierebbe di "incidere sugli equilibri finanziari e contabili" considerato che l'entità complessiva appare indeterminata.

E siamo all'epilogo del 31 ottobre 2018. Entro il 31 dicembre avverrà il rimborso in bolletta di tutte le somme pagate in più dal 23 giugno 2017. Cosa dovranno fare i consumatori per ottenerlo? Nulla. Tutti gli operatori saranno chiamati a procedere in automatico. Rimane però la criticità dei clienti che nel frattempo hanno cambiato operatore. Per questi casi l'AGCOM dovrà stabilire una procedura specifica.

Non resta che attendere, perché qualcuno potrebbe inventarsi nuovamente un approccio creativo.