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a cura di Alessandro Crea

Voi rinuncereste del tutto a social e chat durante l'orario di lavoro al fine di vedere lo stesso diminuire di 10 ore a settimana (6 ore al giorno anziché 8, dal lunedì al venerdì), a parità di stipendio? La proposta appare molto allettante ma stando ai dati più recenti in fatto di frequentazione del Web, non sono sicuro che molti dei nostri connazionali risponderebbero positivamente. La domanda in ogni caso non è stata posta qui in Italia ma in Germania, dall'azienda bavarese Jobroller ai propri dipendenti.

Più tempo da dedicare alla nostra felicità e ai nostri cari insomma, in cambio della rinuncia alla consultazione compulsiva di Facebook e WhatsApp, che poi spesso alla fine secondo molti studi recenti non portano che frustrazione e depressione.

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"Il tempo libero nella vita è il bene supremo. Se i miei dipendenti si divertono di più sul lavoro portano anche maggiori risultati", ha dichiarato a Welt Gunter Dilling, proprietario dell'azienda. "Vorrei che anche altre aziende avessero il coraggio di tentare questa strada. E per quanto ci riguarda, finché il fatturato è garantito, noi andiamo avanti".

In Baviera, uno dei Land che può vantare i più alti livelli di impiego della Germania, il compromesso è sembrato dunque più che accettabile ai dipendenti e del resto in Germania c'è molta sensibilità su orari di lavoro e tempo libero. Proprio recentemente infatti è stato fissato un tetto massimo di 60 ore settimanali e il lavoro nel week end non è assolutamente contemplato, soprattutto la domenica.

In attesa di vedere se l'esempio sarà seguito da altri l'iniziativa appare sicuramente meritoria perché, in un mondo dove tutti sembrano essere sempre più dipendenti da smartphone e social, non solo al lavoro ma anche quando si cammina a piedi o si guida, mira a liberare le persone da due schiavitù.