Rinuncereste al 20% dello stipendio per continuare a lavorare da casa? - sondaggio

Lavorare lontani dall'ufficio è comodo, ma vale il 20% del proprio stipendio?

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a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

La possibilità di lavorare da remoto e potenzialmente da qualsiasi parte del mondo è una comodità spesso non indifferente e sembra che diversi lavoratori siano disposti a subire una decurtazione dello stipendio pur di restare lontani dall'ufficio. Secondo quanto emerso dalle indagini condotte attraverso la piattaforma Fishbowl, che concede di inoltrare quesiti lavorativi in via anonima, diversi utenti accetterebbero una riduzione dello stipendio del 15-20% pur di lavorare perennemente lontano dall'ufficio.

In un indagine parallela, Fishbowl ha chiesto agli utenti se sarebbero tornati in ufficio quattro giorni alla settimana se gli fosse stato offerto "un aumento di stipendio del 50%". Mentre la maggior parte degli intervistati ha affermato di sì, alcuni lavoratori hanno preferito il lavoro da remoto evidenziando come la comodità e la libertà superino qualsiasi aspetto (anche economico). La disponibilità dei lavoratori a rinunciare a migliaia di dollari di stipendio all'anno per lavorare da casa non è una novità. Già in precedenza, un sondaggio del Washington Post aveva testimoniato come il 55% degli intervistati, in America, fosse disposto a ridurre lo stipendio per continuare a lavorare da casa.

I numeri riportati, che fan riferimento al pubblico americano, sembrano molto importanti e proprio per questo motivo abbiamo deciso di allegare un piccolo sondaggio per comprendere il sentimento anche dei nostri lettori. I benefici del lavoro da remoto sono numerosi, dalla maggiore liberà in termini di tempo ai meno rischi che si possono trovare quando si è in movimento (soprattutto al volante!) fino alla maggiore comodità. La domanda è semplice: siete disposti a rinunciare al 20% del vostro stipendio per restare in smartworking?