Rosetta è sveglia, parte la missione più ambiziosa dell'uomo

La sonda spaziale Rosetta ha dato segni di vita e sta riavviando tutti i sistemi di bordo. Sta per iniziare la missione spaziale più ambiziosa mai tentata dall'uomo.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Dopo una giornata di attesa scandita da conferenze fiume e una tempesta di messaggi sui social network, la navicella spaziale Rosetta si è svegliata. Il computer di bordo ha risposto alle 19:18 ora italiana al messaggio di "WakeUp" inviato ieri mattina, dopo otto ore di attesa per la comunità scientifica e gli appassionati.

Il segnale di sveglia ha impiegato come da programma 45 minuti per attraversare la porzione di Sistema solare che ci separa da Rosetta, ferma a 800 milioni di chilometri dalla Terra. La risposta è stata captata dall'antenna di Canberra, in Australia, e l'italiano Andrea Accomazzo, operation manager della sonda all'ESA, ne ha dato notizia in diretta webcast sul sito ufficiale.

Rosetta: la simulazione grafica del momento critico della missione

Qualcuno si sarà chiesto il perché di tutta questa suspense: ebbene c'è più di un motivo. Prima di tutto era la prima volta che si spegneva una sonda spaziale lasciandola nello spazio profondo per 31 mesi, per poi tentare di riaccenderla. Come ci aveva spiegato un esperto dell'ESA in occasione dell'approfondimento su Rosetta, non era scontato che i sistemi riprendessero a funzionare e non era nemmeno prevedibile quanto tempo avrebbe impiegato il computer di bordo per mettersi in contatto con la Terra. È andata bene, e questo crea un precedente per altri progetti futuri.

In secondo luogo, Rosetta è importante perché dopo 10 anni di attesa potremo intraprendere una delle missioni spaziali più ambiziose che l'uomo abbia concepito: per la prima volta nella storia una navicella spaziale volerà in flyby a un chilometro da una cometa, pilotata dalla Terra, e sgancerà un robot che arpionerà il corpo di roccia e ghiaccio e lo trapanerà per inviarci informazioni inedite sulla composizione delle comete e quindi sulla creazione del Sistema Solare.

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Adesso Rosetta si trova a circa 9 milioni di chilometri dalla cometa Churyumov-Gerasimenko, ai primi di maggio sarà a soli 2 milioni di chilometri dal suo obiettivo e verso la fine di maggio eseguirà la manovra cruciale per assicurarsi il rendez-vous con la cometa nel mese di agosto.

A novembre 2014 si verificherà l'impresa che tutti aspettano: il lander Philae trasportato dalla sonda Rosetta tenterà per la prima volta nella storia di atterrare sulla superficie di una cometa, servendosi di arpioni che dovrebbero ancorarlo al corpo celeste e impedirgli di rimbalzare in orbita.

Philae: il modulo che si aggamcerà alla cometa

Il professore Enrico Flamini dell'Agenzia Spaziale Italia ci aveva spiegato che "questa missione è rischiosissima perché non sappiamo cosa farà la cometa e come lo farà. E' rischiosissima la parte dell'orbiter ed è ancora più rischiosa la parte del lander. Siamo perfettamente coscienti di essere veramente al limite della fattibilità. Farà venire la pelle d'oca il momento in cui effettivamente Rosetta sarà in fase di avvicinamento e il momento in cui decideremo di sganciare il lander per farlo atterrare sulla cometa. Perché tra l'altro non sappiamo quando comincerà ad essere attiva".

Insomma se non vi siete ancora informati su Rosetta vi conviene farlo leggendo il nostro approfondimento Spazio: come inseguire una cometa e atterrarci sopra, perché dopo l'estate parleremo moltissimo di questa missione.