Samsung firma con Microsoft, smacco per Google

Microsoft e Samsung annunciano un patto di ferro sul mobile. Potranno accedere ai rispettivi portafogli brevetti e non solo: Microsoft riceverà soldi per ogni smartphone e tablet Android venduto, mentre Samsung collaborerà allo sviluppo e alla promozione di Windows Phone.

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a cura di Manolo De Agostini

Microsoft e Samsung Electronics hanno firmato un accordo bilaterale che permetterà alle due aziende di accedere ai rispettivi portafogli brevetti (all'interno di paletti attualmente non noti). Un patto che potrebbe scuotere il mondo della tecnologia e soprattutto il settore mobile, funestato da battaglie legali senza precedenti. 

La santa alleanza permetterà a Microsoft di ricevere royalty per tutti i telefoni e tablet venduti dall'azienda sudcoreana basati sul sistema operativo Android (quindi Samsung continuerà a farli). Inoltre, le due aziende collaboreranno nello sviluppo e nella promozione di Windows Phone.

"Microsoft e Samsung vedono opportunità di crescita per Windows Phone e stiamo investendo per renderle realtà", ha dichiarato Andy Lees, presidente della divisione Windows Phone di Microsoft. "Microsoft crede in un modello in cui tutti i nostri partner possono crescere e fare profitti grazie alla nostra piattaforma".

"Con questo interscambio dei nostri rispettivi portafogli brevetti, possiamo continuare a portare le ultime novità al mondo dell'industria mobile", ha dichiarato Won-Pyo Hong, vicepresidente esecutivo per la strategia globale della divisione mobile communication di Samsung. "Siamo lieti di aprire un nuovo capitolo nella nostra lunga storia di collaborazione, a partire dai nostri Windows Phone Mango in arrivo nel corso dell'autunno".

Sul fronte Android quello con Samsung è solo l'ultimo di una lunga serie di accordi siglati da Microsoft, tra questi contiamo HTC, Acer, General Dynamics Itronix, Onkyo, Velocity Micro, ViewSonic e Wistron. La casa di Redmond sembra avere brevetti molto diffusi nel mondo open e presenti nell'OS ideato da Google.

L'aspetto più interessante della vicenda però riguarda Samsung. Se per Microsoft l'azienda sudcoreana è solamente un partner di valore e prestigio, per Samsung devono esserci state ben altre motivazioni ad averla indotta a compiere questo passo, oltre al desiderio di non finire nuovamente in tribunale.

Non possiamo dimenticare che Google ha da poco messo sul piatto 12,5 miliardi di dollari per acquisire Motorola. Samsung potrebbe aver interpretato questa operazione come una possibile rottura degli equilibri nel mondo Android, e quindi avrebbe preferito cautelandosi per tempo con Microsoft, sempre ben disposta a incamerare royalty e a cercare soluzioni per imporre Windows Phone sul mercato degli smartphone (come dimostra l'accordo stretto con Nokia).

Per il momento è difficile pensare che si tratti di una questione di mancato sostegno di Google nelle cause contro Apple, infatti i processi ruotano attorno a elementi che per larga parte non dipendono dal software. Qualunque cosa abbia spinto Samsung a questo passo, di certo Google non ne sarà felice, ma probabilmente anche Apple non sorriderà. Intanto Microsoft si dice soddisfatta e non risparmia punte di veleno.

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"Insieme all'accordo di licenza con HTC, quello di oggi con Samsung sancisce che i due principali produttori di terminali Android negli Stati Uniti hanno acquisto la licenza per sfruttare i brevetti di Microsoft. Le due aziende insieme rappresentano più della metà di tutti i terminali Android venduti negli Stati Uniti l'anno passato. Questo lascia Motorola Mobility, con la quale Microsoft è attualmente in causa, come unico produttore di primo piano di smartphone Android negli Stati Uniti senza una licenza".

"Questi accordi provano che il sistema delle licenze funziona. Mostrano che cosa può essere raggiunto quando le aziende si siedono attorno a un tavolo e risolvono i loro problemi di proprietà intellettuale in maniera responsabile. Ci rendiamo conto che alcune aziende e commentatori - il boss di Google tra loro - si sono lamentati del potenziale impatto dei brevetti su Android e l'innovazione software. A loro noi diciamo questo: guardate l'annuncio di oggi. Se i leader dell'industria come Samsung e HTC possono firmare questi accordi, questa non è una prova sufficente di un percorso da seguire per il futuro?".

Ribadiamo che non è chiaro quanto dovrà versare Samsung a Microsoft per ogni dispositivo venduto. Si vocifera che la "tassa Android" per HTC sia di 5 cinque dollari, mentre Samsung potrebbe versare addirittura fino a 15 dollari per terminale, ma ribadiamo che si tratta di vecchie indiscrezioni. In ogni caso Android si sta rivelando per Microsoft una buona fonte d'incassi, anche se la verità è che gradirebbe sparisse dal mercato al più presto. Però, finché c'è ed è possibile lucrarci, perché non farlo? Ballmer alla fine non sembra mica così stupido...