Samsung, sussurrare allo smartphone è un brevetto

Un giorno forse potremo avvicinarci al nostro smartphone e sussurrargli amorevolmente quello che vorremmo facesse per noi, o almeno questa sembra essere l'intenzione di Samsung, che in Corea ha brevettato questo tipo di funzione.

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a cura di Alessandro Crea

Gli smartphone sono la massima espressione della tecnologia mobile e, si sa, operare in mobilità spesso significa operare in ambienti pubblici, stazioni, treni, metropolitane, mezzi pubblici di qualsiasi tipo, locali etc. tutti luoghi in cui mantener la propria privacy è assai difficile.

Samsung però sta pensando alla soluzione, almeno per quanto riguarda la comunicazione con l'assistente digitale, a cui potremmo dover chiedere di fare qualcosa per noi che appunto per mille motivi potremmo volere che resti privata, che si tratti di effettuare una ricerca su Internet o di avviare un'app o quant'altro.

samsung patent whispered speech recognition 2

Dalla Corea infatti è arrivata notizia dell'avvenuta registrazione di un brevetto assai particolare, che consente appunto di sussurrare allo smartphone, facendo in modo che esso comprenda comunque esattamente il comando, nonostante il tono di voce non usuale, almeno per quanto riguarda la funzione S Voice, software per il riconoscimento vocale adottato dagli smartphone Samsung sin dal 2012, ma non ancora particolarmente popolare, che consente però di impartire alcuni comandi specifici allo smartphone.

In realtà dal brevetto non apprendiamo nulla sul funzionamento della tecnologia di riconoscimento vocale in sé, poiché essa riguarda l'aspetto software della questione, e apprendiamo quindi soltanto che il dispositivo sarà in grado di discriminare tra diversi volumi e di riconoscere il tipico gesto che si fa con la mano di lato alla bocca quando si vuole bisbigliare qualcosa, a patto ovviamente che il bordo della nostra mano sia poggiato sullo schermo dello smartphone stesso.

Samsung comunque recentemente ha avviato una collaborazione con Nuance, azienda storica del riconoscimento vocale e proprietaria del software di dettatura Dragon Naturally Speaking, ma al momento non è dato sapere se le due cose siano interrelate. Come sempre inoltre con i brevetti è impossibile sapere quando o anche solo se la tecnologia in questione giungerà sul mercato, ma siamo sicuri che non accadrà nell'immediato, tuttavia è sempre interessante sapere cosa, potenzialmente, ci riserva il futuro. Secondo voi si tratta di una funzione utile o di un semplice gadget per attirare l'attenzione?