Schmidt di Google: Android è più sicuro degli iPhone

Schmidt non ha spiegato il suo (discutibile) commento, ma di certo ha fatto arrabbiare i fan di iOS.

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a cura di Redazione - Sicurezza

Eric Schmidt, Presidente Esecutivo di Google, dice di esser sicuro che la piattaforma mobile della sua azienda è più sicura di iOS. Parlando al Gartner Symposium/ITxpo lunedi scorso, Schmidt è stato incalzato con domande sulla sicurezza di Android dall'analista di Gartner David Willis, che ha fatto notare come molte persone dicano che Android non è sicuro. Schmidt è stato veloce a rispondere, dicendo che in realtà servirebbe un'analisi comparata per valutare appieno il sistema operativo mobile della sua azienda.

Schmidt forse non ha chiaro il perché delle sue dichiarazioni, ma potrebbero aver senso.

"Android non è sicuro? È più sicuro dell'iPhone!", ha detto Schmidt in risposta, secondo un reporter di CNET, che era presente alla manifestazione.  Ovviamente, i commenti di Schmidt hanno fatto infuriare gli utenti iOS che ritengono il loro sacro iPhone inviolabile. Stavolta, però, qualche ragione potrebbero anche averla perché se è vero che gli allarmi relativi al malware Android sono spesso decontestualizzati, è anche vero che i problemi di sicurezza nell'App Store Apple sono molto, molto, molto rari. Il punto sollevato da Schmidt, un po' ad arte se vogliamo, è probabilmente da inquadrare in un contesto diverso.

Se si legge che l'FBI e il Dipartimento di Sicurezza Nazionale americano hanno pubblicato una relazione sul malware mobile che rileva come il 79% delle minacce malware mobile colpisca gli smartphone Android, il 19% bersagli Symbian e solo l'1%  sia diretto contro IOS, è ovvio pensare che iOS sia più sicuro. Ma non è automaticamente così. Quello che è certamente più sicuro in iOS è l'ambiente al completo, non il sistema operativo in sé.

I controlli dello store di Google si sono dimostrati troppo superficiali.

La stragrande maggioranza del malware per Android non bypassa i controlli di sicurezza ma si limita a chiedere all'utente il permesso di installarsi. La vera tragedia di Android è che accetta software proveniente da ovunque, che i controlli in Google Play non sono abbastanza profondi e che l'utente tende a fregarsene degli avvertimenti. A conferma di ciò, una ricerca di Juniper Networks ha rivelato che il 77% del malware Android in circolazione al momento non funzionerebbe più se gli utenti aggiornassero il sistema operativo all'ultima versione. Spesso, purtroppo, gli utenti non possono farlo per mancanze dei produttori, ma (di nuovo) non è una carenza del sistema operativo quanto dell'ambiente.

Schmidt non è entrato così in dettaglio e si è limitato a far notare come i numeri di Android siano molto più elevati di quelli di iOS, e per questo – dice – riceve più attenzioni da parte dei malviventi. Noi non crediamo che sia questo il vero motivo, dato che forare iOS sarebbe estremamente interessante per gli hacker e c'è chi lo ha fatto. Lo sprone per produrre malware su Android è che poi risulta molto facile farlo circolare, ma questo dipende dalla filosofia che è alla base del sistema e mettergli un freno non sarà per nulla facile.