Scoperto nuovo trojan che viaggia su Skype

Gli esperti di Kaspersky Lab hanno appena scoperto un nuovo codice che sfrutta Skype per infettare i computer degli utenti. Se si installa, il pc colpito diventa un “minatore di Bitcoin”.

Avatar di Redazione - Sicurezza

a cura di Redazione - Sicurezza

L’ultima scoperta in fatto di malware, fatta dai Kaspersky LAB, riguarda un nuovo virus che usa Skype per infettare i pc e che sembra stia prendendo piede velocemente perché gli utenti hanno dimenticato quanto possano esser pericolosi i link che arrivano tramite chat. Il veder arrivare il link da una persona che si conosce, infatti, abbassa da sempre le nostre “difese”, ma ultimamente, complice l’abitudine a cliccare sui link di Facebook che sono però “filtrati” contro il malware, la situazione è peggiorata. In questo caso, il tentativo d’infezione inizia con un messaggio di un amico tipo “La tua foto non è un granché”, oppure “Credo che dopo aver visto questa foto non dormirò più”. 

Una sistema di propagazione vecchio come il cucco trova una seconda giovinezza grazie al modo in cui i social network modificano i nostri comportamenti. È dura combattere i pirati...

Il testo è accompagnato da un link simile a questi http://goo.gl/XXX?image=imgXXX.jpg o  http://bit.ly/XXXX.  Se l’utente ci clicca sopra, viene reindirizzato su un sito che cercherà di scaricare sul PC vari moduli nocivi, tramite un’ampia collezione di vulnerabilità dei browser, mentre delle immagini di cui si parla nel testo del messaggio non ci sarà ovviamente traccia. I moduli che sono stati individuati finora puntano al furto di password e alla propagazione dell’infezione tramite link inviati via Skype. Inoltre, un modulo che viene scaricato molto più di rado trasforma il PC infetto in un generatore di Bitcoin, che è una moneta virtuale che può esser prodotta in massa solo da chi ha computer molto potenti. Le contromisure da adottare sono quelle solite del buonsenso (oltre che dell’antivirus sempre installato anche se siamo dei PRO): se arriva un link via Skype, chiediamo a chi ce lo invia se è davvero un sito che vuol farci visitare. Se non sa di cosa stiamo parlando, è ovvio che dobbiamo suggerirgli una passata di antivirus sulla macchina in questione. Inoltre, se notiamo che il processore resta attivo a lungo e intensamente mentre non stiamo facendo nulla di impegnativo, saremo noi a dover ricorrere alla scansione, per scongiurare il pericolo dell’infezione.