Per i bambini di oggi ci sono molti tabù; con la paura che crescano maleducati si è finito per estremizzare e oggi persino innocenti filastrocche che negli anni '70 tutti cantavano oggi sono vietate o viste di cattivo occhio. Fra i tanti tabù c'è la cacca, sì, quella che spesso si chiama "pupù" per eleganza lessicale, e che per eccesso di zelo l'insegnante della materna di mia figlia pretendeva si chiamasse solo e unicamente "escremento".
Comunque la si voglia chiamare, sta di fatto che c'è quasi vergogna a nominarla. Almeno fino a quando si capisce che, per quanto imbarazzante, maleodorante e poco decorativa, è utile. Sdoganiamo quindi questo tabù e parliamo de "La cacca. Storia naturale dell'innominabile", un libro che - non ci crederete - è divertente, istruttivo e interessante.
Rivolgendosi ai bambini dai 5 anni in avanti, l'autore Nicola Davies con il supporto del bravo illustratore N. Layton spiega che questo scarto del metabolismo è fondamentale per la Natura. Come tutti i libri per bambini ha un approccio scherzoso che prende il via dal regno animale, spiegando le caratteristiche della cacca di diverse specie, e spiegando come altre specie se ne servano per vivere e come il mondo vegetale ne benefici, anzi, ne abbia indispensabile bisogno.
Oltre tutto questo scarto può contenere indizi preziosi per capire molto dell'organismo che l'ha prodotta, permettendoci di studiare a distanza alcuni animali. L'approccio è giocoso ma nel rispetto del rigore scientifico, e può essere un buon modo per sdrammatizzare e per far capire che dietro a questo termine inelegante non si nasconde nulla di cui vergognarsi.
Alcuni termini sono un po' complessi, ma come sempre è sufficiente il supporto di un adulto per proseguire senza intoppi nella lettura.
Proprio per abbattere questo tabù i libri per bambini sull'argomento abbondano. Potete dare un'occhiata per esempio anche al libro popup Anche i dinosauri facevano la cacca! Indagine scientifica sui caproliti e altre schifezze preistoriche indirizzato ai piccolissimi.