Sentenza UE in tackle sul Calcio di Sky e Mediaset

Una sentenza della Corte di Giustizia UE riguardante un piccolo pub inglese rischia di rivoluzionare il mercato del Calcio in TV. La fruizione televisiva dei match potrà avvenire con qualsiasi tipo di decoder e scheda, a prescindere dai diritti nazionali. Sky e Mediaset potrebbero essere scavalcate dai broadcaster con listini a basso prezzo.

Avatar di Dario D'Elia

a cura di Dario D'Elia

Una recente sentenza della Corte di Giustizia UE sui decoder rischia di mandare a gambe all'aria il sistema dei diritti televisivi correlati al Calcio. In pratica, la proprietaria (Karen Murphy) del Pub inglese ha vinto un ricorso che le consentirà non solo di non pagare una multa di 8mila Sterline ma anche di continuare a trasmettere gli incontri della Premier League con un decoder e una scheda di una Pay TV greca.

Sky Sport

In pratica secondo la Giustizia europea tutti gli utenti sono liberi di guardare le partite di ogni campionato a prescindere dalla provenienza del servizio - e quindi del decoder o della scheda in uso. Inoltre, come se non bastasse, per la prima volta in assoluto nella sentenza si parla dell'impossibilità da parte degli operatori del settore di reclamare diritti d'autore sugli incontri calcistici come se fossero creazioni intellettuali. Insomma, un conto è la trasmissione, un conto è l'evento in sé.

Karen Murphy - clicca per ingrandire

"Il principio potrebbe essere devastante per il sistema di esclusive territoriali messo in piedi dalla maggiore emittente televisiva satellitare italiana (Sky, NdR.) a suon di milioni di euro e appare in grado di mettere in crisi il florido mercato dei diritti TV sulle partite di calcio nostrane", scrive il giurista esperto in IT Fulvio Sarzana.

Il problema a questo è che gli effetti collaterali di questa sentenza potrebbero avere conseguenze paragonabili a quelle che ebbe la Bosman sul mercato dei calciatori. Se ad esempio decade l'ombrello della "creazione intellettuale" è evidente che non si potrà più vantare la titolarità dei diritti su base territoriale. "Se io acquisto su Internet una partita ad un prezzo di dieci volte inferiore da una piattaforma greca (analogamente a quanto previsto dalla Corte in relazione alle schede da inserire nel decoder) posso tranquillamente godermi lo spettacolo in lingua greca e ad un prezzo molto più basso", continua Sarzana.

Il Pub dello scandalo - Clicca per ingrandire

Ecco quindi che si delinea all'orizzonte un mercato dove i diritti sulle trasmissioni delle partite, ma potenzialmente di ogni evento sportivo, saranno parcellizzati. I match trasmessi da Sky ad esempio avranno un costo, quelli dalla stessa Sky UK o operatore concorrente un altro. 

Infine, saranno sfiorati dalla questione anche "i procedimenti penali pendenti in Italia nei confronti dei portali che ritrasmettono partite di calcio provenienti da portali europei". In base alla sentenza UE non potranno essere più considerati reati. 

Per la prima volta in Italia Mediaset e Sky potrebbero marciare unite in Lussemburgo, sede storica della Corte Europea. Bisogna ricordare infatti che rispettivamente hanno speso 1,6 miliardi e 800 milioni di euro per accaparrarsi i diritti triennali delle squadre di Serie A.