La scorsa notte BitTorrent ha subito un grave attacco informatico che ha compromesso i server di uTorrent. In qualche modo abili pirati informatici sono riusciti a sostituire l'applicazione P2P per Windows con un antivirus fasullo potenzialmente dannoso. Nel giro di un paio d'ore però i tecnici BitTorrent sono intervenuti disattivando i server violati. Adesso la situazione è ritornata completamente alla normalità .
"Abbiamo completato test preliminari sul malware. Al momento dell'istallazione un programma chiamato Secuity Shield si avvia e attiva un popup che segnala una contaminazione da virus. Dopodiché viene richiesto un pagamento per rimuovere il virus. Raccomandiamo a tutti coloro che hanno scaricato il software tra le 4.20 e 6.10 (ora della California) di avviare una scansione del proprio PC", si legge sul blog ufficiale. In pratica si è trattato di un classico "scareware".
BitTorrent
BitTorrent inoltre ha specificato che la sostituzione del software proprietario è avvenuta esclusivamente in quel periodo finestra: tra le 4.20 e le 6.10. Scongiurato anche il timore che fosse stato contaminato BitTorrent.com.
L'intento dell'attacco era probabilmente solo di far scucire qualche dollaro agli utenti P2P e niente di più. Ormai nell'ambiente ogni volta che si sente parlare di attacchi di questo genere si pensa inevitabilmente alle attività sottotraccia delle major denunciate dall'operazione PayBack (Discografici e pirati, scontro tra cyber-criminali).
I famosi Parrot AR.Drone - clicca per ingrandire
La nota di colore delle ultime ore è che da domani i cacciatori dell'anti-pirateria potranno dotarsi di un drone per compromettere le postazioni wireless che eventualmente gestiscono traffico pirata. Il noto Parrot AR.Drone, che può essere controllato via iPhone grazie a una specifica App, è stato personalizzato da un gruppo di ricercatori dello Stevens Institute of Technology per creare il progetto SkyNet. Si parla seriamente di droni capaci di violare le reti wireless domestiche e contaminare i rispettivi PC con virus.
Le macchine infette rispondono poi direttamente ai Parrot AR.Drone senza compromettere l'anonimato del vero host di controllo.
Ok, film già visto. Lo so. Ma l'idea è carina, quanto preoccupante.