Sigarette elettroniche, al via le indagini per regolamentarle

La sigaretta elettronica sta diventando un oggetto che molti fumatori stanno acquistando e usando al posto delle sigarette tradizionali. Mancano leggi a riguardo e per questo sarà avviato uno studio che dovrebbe portare a una regolamentazione del fenomeno.

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a cura di Manolo De Agostini

La sigaretta elettronica sta spopolando in Italia, ma non c'è ancora una legislazione normativa che ne sancisce la sicurezza per chi le usa come sostitutivo delle sigarette tradizionali e nemmeno le giuste modalità di vendita. Stando a quanto riportato dal quotidiano "Il Piccolo" però qualcosa si sta muovendo.

"Sarà il Centro per la prevenzione e la cura del tabagismo di Trieste a dettare i canoni di natura medica sui quali si modellerà la normativa nazionale per l'uso delle sigarette elettroniche". A dare l'incarico l'Istituto Superiore di Sanità, il quale si attende un'analisi dei rischi che l'uso indiscriminato delle sigarette elettroniche può comportare.

Secondo Rosanna Purich, responsabile del Centro antitabagismo, "oggi nessuno può garantire che siano innocue. La maggior parte arriva dalla Cina, perciò dei controlli sul prodotto non abbiamo traccia. Abbiamo invece appurato che alcune addormentano e come tali andrebbero vietate". La specialista ricorda inoltre come le sigarette elettroniche siano un presidio sanitario medico, da usare "solo per la disassuefazione" e non possono trasformarsi in uno strumento d'uso stabile.

"Della sigaretta elettronica esistono due tipi, con o senza nicotina. La persona deve perciò sapere che cosa utilizzare, il che può avvenire solo con l'assistenza di un medico. La sigaretta elettronica per il fumatore è ciò che rappresenta il metadone per chi assume sostanze stupefacenti. Per questo motivo, dovranno essere vendute solo in farmacia. Oggi si trovano un po' dappertutto per mancanza di normativa, ma lavoreremo per cancellare questo vuoto", ha affermato Rosanna Purich.