Sky Italia, canali a pagamento sul digitale terrestre?

Sky ha risposto alle indiscrezioni pubblicate dal Corriere sulla vendita del multiplex Gruppo Espresso. La trattativa non esiste e non sono in programma canali a pagamento per il digitale terrestre.

Avatar di Dario D'Elia

a cura di Dario D'Elia

Sky Italia non attiverà canali a pagamento sul digitale terrestre. La conferma giunge dallo stesso AD Tom Mockridge, che è dovuto intervenire su un (apparente) falso scoop del Corriere della Sera. Il quotidiano di via Solferino qualche giorno fa aveva sostenuto che fosse in atto una trattativa tra Gruppo Espresso e Sky per l'acquisto del multiplex riguardante il digitale terrestre.

Sky

Com'è risaputo il noto canale satellitare utilizza proprio le frequenze di Carlo De Benedetti per le trasmissioni di Cielo. Insomma i buoni rapporti ci sono già, magari il futuro riserva altre sorprese. Secondo il Corriere "Murdoch starebbe puntando a prendere in affitto le frequenze che il gruppo Espresso avrà a disposizione via via che le (sue) trasmissioni saranno convertite dall'analogico al digitale". Si parla di cinque o sei canali per 25 milioni di euro l'anno "con un'opzione per acquistare il multiplex una volta che cadranno i vincoli per Sky (2012, NdR) alla trasmissione in digitale della pay-per-view".

La smentita da Sky però è giunta immediatamente. "Anche solo ipotizzare che Sky intenda trasmettere in digitale (DTT, NdR) la pay per view vuol dire infatti non tenere presente come funziona l'offerta di Sky Italia che è caratterizzata da oltre 190 canali criptati, di cui 36 in Alta Definizione - presto saranno oltre 50 - funzionalità avanzate come quelle garantite dal decoder MySky e molto molto altro", si legge nella nota diramata dal broadcaster.

"A titolo di chiarezza cosa completamente diversa è invece che il management di Cielo, ovvero il canale gratuito di News Corporation in onda sul DTT in Italia, possa in futuro valutare l'ipotesi di estendere di uno o altri due canali la sua offerta di programmi, un processo assolutamente normale in un contesto multicanale gratuito dove ai canali - a puro titolo esemplificativo - spesso si affiancano versioni time-shifted".

"Se questo dovesse avvenire l'ipotesi di farlo affittando la necessaria capacità trasmissiva da altri operatori, visti anche i tempi previsti per il beauty contest sulle frequenze derivanti dal dividendo digitale, è ovviamente possibile, ma certo non ha nulla a che fare con assi né con alleanze visto che l'unico criterio che sarebbe utilizzato per identificare il fornitore, stavolta come in passato, sarebbe quello della disponibilità sul mercato, della competitività delle offerte e della qualità delle infrastrutture".