Un ricercatore statunitense ha messo a punto un programma capace di rendere meno dannosa la neve sulle strade. Snowman, così si chiama l'applicazione, aiuta gli ingegneri a progettare reti meno sensibili alla neve, ma soprattutto è capace di aiutare a prevedere quali saranno i punti critici, in caso d'intense nevicate sulle reti esistenti.
Abbinato ai navigatori GPS, e ai relativi servizi traffico, questo programma potrebbe davvero fare la differenza, in giornate come quelle che stiamo vivendo oggi.
Già oggi i navigatori possono rappresentare un aiuto importante, in paesi dove il servizio traffico funziona, come la Gran Bretagna. Ieri, infatti, l'isola è stata colpita dalla "nevicata peggiore degli ultimi 13 anni", e già alle 8.28 il TomTom Traffic Live segnalava 388 interruzioni della viabilità, sulle strade più importanti del Paese, con code che superavano i cento chilometri. Chi aveva queste informazioni, quindi, ha potuto scegliere un itinerario meno congestionato.
Tuttavia i disagi sono stati notevoli, e il danno economico, c'è da scommetterci, molto rilevante.
Ci sarebbe da far tesoro degli insegnamenti dell'ingegner Stuart Chen, dell'Università di Buffalo, che ha realizzato SnowMan, e introdurre un software simile in tutti i paesi soggetti a neve.
Snowman è capace di elaborare le previsioni del tempo, e di indicare i luoghi in cui la neve potrebbe essere accumulata dal vento, e quindi di intervenire in maniera precisa e veloce, dove necessario.
Un mix di principi di fluidodinamica, d'ingegneria, d'informatica, che permette di risparmiare sui costi della manutenzione delle strade e limitare danni come quelli causati ieri dalla neve in Gran Bretagna.
Ringraziamo Pino Bruno per l'articolo