Solo un italiano su 10 compra online: ecco perché

Il commercio elettronico è in crescita ma il solco tra gli utenti online, pari a 38 milioni, e chi acquista online l'11%, rivela la criticità del settore.

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a cura di Dario D'Elia

Perché sono pochissimi gli italiani che fanno acquisti online? Ce lo spiegano Eurostat e Netcomm, Consorzio del Commercio Elettronico Italiano, che recentemente hanno consentito di fare luce sul fenomeno. Ebbene, i dati dicono che negli ultimi tre mesi solo un italiano su 10 ha approfittato delle offerte online. Siamo in fondo alla classifica europea per l'e-commerce. D'altronde il 37% dei nostri connazionali non ha neanche mai usato Internet, e secondo l'ultimo rapporto trimestrale AGCOM almeno l'8,8% è in digital divide. Nello specifico il 3,8% non è raggiunto da ADSL e il restante viaggia sotto i 2 Mbps.

In pratica solo l'11% degli italiani ha fatto acquisti nell'ultimo trimestre. E molto spesso non è questione di luddismo, bensì soprattutto di pura ignoranza informatica. Prova ne sia che le famiglie dotate di banda larga sono solo il 55% della popolazione. E le competenze informatiche sono all'11%. Il caso vuole la stessa percentuale di chi acquista online.

e-commerce

"I dati Eurostat restituiscono un'immagine inquietante del gap digitale che sta distinguendo l’Italia dagli altri Paesi europei: ben il 37% degli italiani non ha usato Internet del 2012, contro il 22% della media europea; solo il 33% interagisce con la Pubblica Amministrazione via Internet, e una percentuale ancora inferiore, l'11%, ha acquistato online negli ultimi tre mesi, un terzo della media europea (35%) e un sesto degli e-shopper inglesi, che raggiungono quasi il 65%", ha dichiarato Roberto Liscia, Presidente di Netcomm.

Il commercio elettronico è in crescita, con incrementi annui costanti del 17-19%. Ma il solco tra gli utenti online, pari a 38 milioni, il 63% della popolazione e chi acquista online l'11%, "rivela un ampio margine di crescita".

Gli italiani sono diffidenti nei confronti del canale digitale soprattutto per il bisogno recondito di toccare la merce (40%), l'attaccamento al contante (31%), i timori verso il pagamento online (31%), e, in terza istanza, o il timore di non ricevere il prodotto (27%), ma anche la paura che il recesso sia complicato (26%).

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Dopodiché intervistando i comuni clienti e-commerce si scopre che il 91% reputa l'esperienza d'acquisto più che positiva con un voto di 7 su 10.

"Ci troviamo quindi di fronte a un problema di natura soprattutto culturale: manca una formazione degli italiani all’utilizzo di Internet sia da un punto di vista personale che professionale", continua Roberto Liscia. "Da un lato, infatti, manca un'adeguata educazione a riconoscere i veri rischi presenti nella rete a usufruire di tutti i vantaggi garantiti dall’eCommerce a livello di sicurezza e di qualità del servizio; dall’altro lato non c’è un'adeguata formazione di figure professionali che possano sviluppare nuovi modelli di business multicanale in grado di integrare retail fisico e online".

Non resta che diffondere il verbo: su Internet i prodotti costano mediamente meno, le consegne sono sempre più veloci, i negozi più conosciuti hanno un livello di affidabilità altissimo e infine le garanzie valgono come nei negozi tradizionali.